In tempo di crisi non è ammissibile che la mensa scolastica pubblica, aumenti i ticket dei pasti. Accade ad Ariano dove esplode la rabbia dei genitori che non intendono accollarsi un'altra spesa oltre a quella ordinaria per gli arredi scolastici: libri, penne, matite, colori, cartelle e spese varie Quest’anno, il Comune raddoppia il costo della mensa di circa il doppio: se lo scorso anno il pasto per un bambino costava 2 euro circa, quest’anno il ticket è arrivato  a costare circa 4 euro, cioè il doppio. Immaginiamo poi che ci sono dei genitori che hanno due figli a scuola: per loro il costo del pranzo è di quasi 10euro, insomma pari ad un ristorante. Da un'indagine condotta dagli stessi genitori la mensa scolastica nei paesi limitrofi costa un euro a bambino come a Grottaminarda e a Flumeri ad esempio. Proprio non ci stanno le mamme dei piccoli allievi a sborsare una tale somma ritenuta esagerata e quindi chiedono al comune di rivedere la tabella per rendere accessibile l’ingresso a mensa a tutti i bambini. Il servizio pasti dovrebbe entrare in vigore dal 4 novembre ma si è pronti a disertare se non abbassano il costo del ticke."E' vergognoso - dicono i genitori - che in tempi di crisi si aumenti proprio la mensa scolastica pubblica per i bambini. Non si tratta di scuola privata e quindi se necessario noi mamme siamo pronte a preparare il pasto e far portare le scodelle ai nostri figli a scuola”. Inizia dunque la protesta che andrà avanti fino a quando non si trova una sensata soluzione.