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Chiude la radiologia di Bisaccia, il Pd: nessuno ci ha ascoltato

Il circolo del Partito democratico di Bisaccia interviene ancora una volta in merito a questioni legate alla sanità ed in particolare alla SPS (Struttura Polifunzionale Sanitaria) di Bisaccia. Questa volta a finire nel mirino dei democratici è la decisione di Maria Morgante direttore generale dell'Asl Avellino che ha disposto il trasferimento dei tre tecnici della Radiologia di Bisaccia.
«Siamo di fronte - affermano i democratici- all'ennesimo atto che indebolisce Bisaccia. I tre tecnici di Radiologia presenti presso la SPS di Bisaccia sono stati trasferiti rispettivamente: uno presso l'ospedale di S.Angelo dei Lombardi e due presso l'ospedale di Ariano Irpino. Così facendo si è chiusa la Radiologia. Questo pericolo l'avevamo annunciato qualche mese fa ma si è preferito non ascoltarci. Una decisione che sconfessa le parole del direttore generale che aveva parlato di potenziamento di Bisaccia. Ancora una volta la struttura bisaccese viene considerata un magazzino a cui attingere. Nelle settimane appena trascorse abbiamo evitato di commentare i toni trionfalistici del sindaco Arminio che annunciava la riapertura dell'ospedale e il suo incremento. Un fatto inesistente anche se parliamo dell'ospedale di Comunità che è altro rispetto ad una struttura ospedaliera. Intanto, un altro servizio alla nostra comunità e all'Alta Irpinia viene soppresso. Non hanno senso le parole di alcuni riferimenti politici, spesso appartenenti a quelli del sindaco, che parlano di una sanità da aiutare magari con scelte inserite nel Progetto Pilota, se oggi la sanità accusa un altro duro colpo, su cui la Morgante farebbe bene a ripensarci. Da oggi un altro serio dubbio peserà sul futuro della SPS di Bisaccia, anche perché avere un punto di primo soccorso senza tecnici di radiologia ci sembra una sanità azzoppata. Neanche il contentino dell'acquisto dell'apparecchio che attendiamo da oltre tre anni ci fa stare sicuri. Ancora una volta con una mano si dà e con l'altra si toglie».
I democratici intervengono anche in merito alla vicenda dell'apertura del consultorio familiare presso la struttura della SPS.
«Prima di tutto chiariamo un dato. Non è certo un potenziamento della sanità quello di trasferire il consultorio familiare dal centro storico di Bisaccia alla SPS. Una distanza di due chilometri. Stiamo parlando di un servizio già esistente».

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