Si preannuncia un’assemblea dei sindaci infuocata: nell’aria una possibile sfiducia all’attuale gestione. Ma rimangono tanti i punti interrogativi sulle intenzioni di voto. Una dichiarazione dell’ultimo minuto arriva dal sindaco di Grottaminarda. Ai colleghi sindaci, Ianniciello dice che “si lamentano senza saper di cosa". Ma lo stesso poi chiarisce la sua posizione: in sostanza essendo il futuro dei consorzi a rischio, il sindaco non crede nell’utilità del concorso, ma vorrebbe portarsi i servizi nell’ambito della neo – unione dei Comuni: "c'è una legge che decreta la chiusura del consorzio. Quindi ora spetta indicare il commissario liquidatore. L'importante è salvare i servizi, l'idea sarebbe quella dell'unione dei comuni". E nello specifico dei concorsi dice: "inutile farli, ma come sindaci non abbiamo poteri per revocarli. E' chiaro che con la liquidazione va tutto via. Il direttore Pippo farebbe bene ad annullarli in autotutela, ma in questa partita ognuno si deve assumere le proprie responsabilità". Sull’argomento l’Udc e il Pdl hanno inviato ieri in tarda serata una nota. I coordinamenti provinciali dei due partiti parlano – infatti – di gestione preoccupante e inadeguata del consorzio, poco attenta a garantire i servizi sociali del territorio. Sul tavolo stasera sia la questione programmazione servizi e sia il bando definito ormai della discordia. Anche su questo i sindaci chiedono chiarimenti, ma intanto i sindacati si sono mobilitati chiedendo il ritiro del bando. Atti concorsuali ritenuti illegittimi, attività antisindacale per mancata concertazione con le parti sociali, ma finisce sotto accusa per lo più “la logica di spartizione che minerebbe la stabilità dei servizi”. Sarebbe stata attuata una politica discriminatoria nei confronti degli operatori che da oltre una decina di anni lavorano precariamente nell’ambito del Piano di Zona. E su questo intervengono anche le consigliere per le Pari Opportunità Luisa Galdieri della Regione e Domenica Lo Mazzo  della Provincia. L’atmosfera è quindi incandescente. In attesa delle decisioni dell’assemblea, le operatrici sociali con i sindacati di categoria annunciano una manifestazione di protesta dinanzi alla sede dell’incontro che si terrà ala biblioteca comunale di Ariano.