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Crivellato di colpi sotto casa, una strada per l'agente Campanello

Pasquale Campanello era un integerrimo agente di polizia penitenziaria. Originario di Mercogliano, prestava servizio presso il carcere di Poggioreale, padiglione Venezia, reparto di massima sicurezza dove erano reclusi numerosi boss della camorra. L’8 febbraio 1993, finito il turno di lavoro, Pasquale Campanello stava rientrando a casa dalla giovane moglie Antonietta e i figli Silvia e Armando, quando sotto casa sua, a Torrette di Mercogliano, un commando di quattro killer lo bersagliò con 14 colpi di arma da fuoco, di cui 4 alla testa, uccidendolo sul colpo, all'età di 32 anni. A qualcuno, evidentemente, non piaceva quell'agente inflessibile e con uno spiccato senso del dovere.

Alla vigilia delle giornata dedicata alle vittime della mafia, Avellino, accogliendo la proposta di Libera, ha voluto dedicare una strada a Pasquale. Alla cerimonia presenti istituzioni, amici, colleghi e familiari. Campanello non è stato mai dimenticato, a lui è già stata intitolata un'aula del carcere di Poggioreale, un centro sociale a Mercogliano e il carcere di Ariano irpino, dove a breve si terrà una cerimonia.

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