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Franza conferma le dimissioni: no ad accordicchi e inciuci, al voto

Nessun dietrofront. 20 giorni dopo aver rassegnato le sue dimissioni da sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza conferma in conferenza stampa la sua scelta. “No ad accordicchi e inciuci – dice l’ormai ex primo cittadino – si va al voto”. Finisce così l’era Franza, sette mesi in tutto, caratterizzata da un sostanziale stallo dovuto all’esito delle urne. Una maggioranza-minoranza e una minoranza-maggioranza che hanno irrimediabilmente compromesso la tenuta dell’amministrazione. 

“Dopo le dimissioni ho scelto il silenzio – dice Franza - Un silenzio che non si è piegato ad accordi e patti tardivi”. Qui L’attacco ai consiglieri d’opposizione: “C'è stata l'incapacità da parte loro a formulare una proposta univoca. Sono ancora qui ad attendere la conferenza stampa del centrodestra”.

Insieme a Franza e ai suoi assessori, il capogruppo Pd Carmine Grasso e quello del Movimento 5 Stelle Luca Orsogna, a testimonianza di una sempre più probabile alleanza in vista della nuova tornata elettorale di maggio quando i cittadini arianesi dovranno, dopo tre mesi di commissariamento, scegliere il nuovo sindaco del Tricolle.

Alcuni passaggi delle dichiarazioni rese dal sindaco dimissionario Enrico Franza nel corso della conferenza stampa

''Le dimissioni sono una decisione definitiva e irrevocabile, impostami da un quadro politico frammentato e disomogeneo. Non c'era altra via di uscita se non accordi con i consiglieri. Accordi che si sarebbero trasformati presto in inciucio. Speravano di piegarmi a logiche opportunistiche, ma questo non è nella mia indole, nella mia cultura politica. L'ho dimostrato fin dall'inizio nominando una giunta fuori dalla politica. Ho portato avanti un progetto di cambiamento superando pregiudizi e risentimenti per garantire governabilità e onorare la volontà degli arianesi. Non abbiamo potuto fare di più per un'ottusa politica legata a interessi di parte. Ciò si è palesato con la mancata approvazione da parte del centrodestra del bilancio 2018, cioè della scorsa amministrazione, e l'astensione sulle variazioni di bilancio. Oggi faccio un passo indietro affinché la politica recuperi onorabilità e credibilità. Dopo le dimissioni ho scelto il silenzio. Un silenzio che non si è piegato ad accordi e patti tardivi. Appare strumentale ascrivermi la responsabilità di un mancato dialogo che invece ho sempre perseguito. C'è stata invece l'incapacità dell'opposizione a formulare una proposta univoca. Sono ancora qui ad attendere la conferenza stampa del centrodestra. Prima pensano a mozione di sfiducia, poi lavorano ad accordo o accordicchi: il tempo è scaduto, nessun accordo ci sarà per garantire la sopravvivenza di qualcuno in consiglio. Da mezzanotte non sarò più il sindaco, ma ho provato ad essere il sindaco di tutti, in questi mesi di commissariamento sarò al vostro fianco, preparandomi alla campagna elettorale per dare risposte ai cittadini. Farò la mia parte per salvare la storia di Ariano, non la mia posizione politica. Il cambiamento non termina qui, ma riparte da qui''.

 

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