Un consiglio comunale fiume, pieno di colpi di scena, ma che alla fine lascia, più o meno, tutto com'era. Il sindaco di Ariano Enrico Franza - senza maggioranza dal giorno del suo insediamento e nonostante il fallimento delle consultazioni tenute con le altre forze politiche - non si dimette, anzi rilancia: ''Sfiduciatemi se avete il coraggio. Io ho il dovere di andare avanti e di provare a costruire un dialogo, con tutti, sulle cose da fare. Dagli elettori - dice- ho ricevuto l'invito a non mollare.''

La sorpresa arriva dopo l'intervento di Franza, Gino Cusano, della Lega, prende la parola e annuncia il suo passaggio all'opposizione chiedendo al suo assessore di riferimento di dimettersi. ''Se sono io l'ostacolo, tolgo il disturbo'', ha detto Cusano, ricordando come, nonostante le differenze politiche, aveva appoggiato Franza solo per senso di responsabilità nei confronti della città. Subito dopo il suo intervento, l'assessore Vito De Luca rimette il mandato e abbandona l'aula.

Una situazione paradossale dunque, con il sindaco che non si dimette e l'opposizione che, pur avendo i numeri per sfiduciarlo, non affonda il colpo. Critico anche l'intervento dell'ex sindaco Gambacorta che ricorda come l'opposizione si sia comportata in modo costruttivo mentre il sindaco ha fatto di tutto per pregiudicare il dialogo: ''Da parte nostra, dice, non c'è mai stata volontà di sfiduciare il sindaco''.