Prima di parlare al suo popolo ha atteso dieci giorni. Giorni nei quali Massimiliano Carullo ha avuto modo di metabolizzare quanto accaduto la notte tra il 9 e 10 febbraio scorso. Notte in cui è andata in scena una manovra di palazzo, come la definisce lui, ordita da una pattuglia di traditori in combutta con l’opposizione. Una congiura che ha messo fine alla sua esperienza di sindaco della città di Mercogliano. Alla sua gente Carullo si presenta con consiglieri e assessori che gli sono rimasti fedeli fino all’ultimo. E attacca i traditori, quelli che solo pochi giorni prima avevano accolto con favore le linee programmatiche. Soprattutto annuncia che si ricandiderà alla carica di sindaco per sfidare opposizione ed ex compagni di maggioranza: ‘’Sono loro- tuona- che dovranno spiegare alla città perché hanno tradito il mandato popolare’’. Fin qui la conferenza stampa show che segna, ufficialmente, l’apertura di una campagna elettorale che si annuncia infuocata. Rispondendo ai cronisti, l’ex sindaco resta abbottonato, anche se poi si sbilancia su una presunta regia dietro all’operazione che ha porato alla sua caduta.