Un fiume in piena. La verità di Capone va in scena in una lunga conferenza stampa convocata ad Avellino. Il sindaco di Mirabella, nel mirino dell'opposizione ormai da anni, ne ha per tutti. Accompagnato da parte della sua squadra, affronta punto per punto tutti i temi che stanno avvelenando il clima politico del paese.

Innnanzitutto, dice, il comune non è stato commissariato, se il prefetto ha chiesto alla segretaria di verificare gli atti del bilancio è solo perchè il presidente del consiglio comunale, con un comportamento che Capone definisce ''eversivo'', ha impedito che le carte finissero all'attenzione dell'aula.

Ci sono poi le vicende giudiziarie: ''Non ho mai ricevuto un avviso di garanzia -tuona il sindaco - ma c'è stata solo una proroga delle inagini su una vicenda che peraltro non interessa questa giunta, ma siamo sereni e certi che la magistratura farà chiarezza''. Il caso riguarda la spesa di un finanziamento ottenuto dal Ministero dell'ambiente in materia di efficientamento energetico di un edificio dove adesso è collocato l'istituto alberghiero.

Sulle polemiche intorno al Carro, il sindaco annuncia la costituzione di una fondazione per ristrutturare l'obelisco: ''Il comune da solo non può farsi carico di una spesa così ingente''. 

Questi i punti principali, ma al di là dei singoli casi, negli attacchi all'amministrazione il sindaco vede ''registi occulti e poteri forti'': ''La città è con me e approva il lavoro che stiamo facendo. Contro di noi – dice - c'è solo un manipolo di nullafacenti''. Il sindaco, poi, ammette di aver pensato alle dimissioni, ma ora rilancia: ''Sono pronto a ricandidarmi''.