E' soddisfatto Nicola Serafino. La Cassazione gli ha dato ragione: la sua messa in mobilità da parte del comune di Montecalvo era illegittima. La Corte ha stabilito inoltre che Serafino ha diritto al reintegro sul posto di lavoro e alle retribuzioni non percepite da quando, 6 anni fa, causa disseto economico, il municipio decise di tagliare il numero dei propri dipendenti.A condurre la battaglia legale, l'avvocato Giuseppe Barrasso, che parla di sentenza storica.
La Cassazione ha dunque accolto il ricorso, confermando che la graduatoria per la messa in mobilità di Serafino, assistente tecnico, errata e illegittima. Da qui la reintegra. Secondo Serafino l'accanimento del comune era dettato da un'antipatia di carattere politico, anche per il ruolo di assessore da lui ricoperto in precedenza.
Commenta l'articolo