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Non solo Ariano, il virus arriva nel capoluogo. Città deserta

reparto ospedale

Se l'emergenza più grave si vive nell'arianese, il coronavirus comincia  a fare capolino anche in altre aree dell'Irpinia.

E' notizia di ieri sera il primo tampone positivo ad Avellino (si tratta di un 46enne operatore del 118, ricoverato al Moscati in condizioni non preoccupanti).

Un caso si registra anche per un cittadino residente a Mirabella Eclano  ma, precisa l'Asl, domiciliato a Napoli e che da tempo non frequenta  la comunità eclanese. I due si aggiungono al medico residente a Mercogliano, in forza al Cardarelli di Napoli, in isolamento insieme a tutta la sua famiglia.

Quella di ieri al moscati di Avellino è stata una giornata ad alta tensione. La donna Ariano risultate positiva, la 31enne, è rimasta per due giorni in rianimazione prima che venisse giudicata come un caso sospetto. I sintomi da Coronavirus sono insorti solo dopo. Inizialmente dunque è stata trattata al di fuori del protocollo e dei percorsi protetti. Si teme un contagio del personale medico e infermieristico. A denunciare la vicenda è il sindacato Nurisnd che parla di troppi rischi in corsia e poche tutele per i dipendenti: ''Tutti i contatti del personale avuti con la paziente vanno ricostruiti''.

Il manager del Moscati, Renato Pizzuti, però difende l'operato dei suoi medici: ''Nessuna falla -dice - la giovane era diabetica, ricoverata per acidosi, poi il quadro è mutato. Solo dopo i problemi polmonari – riferisce il manager al Mattino - si è saputo che era stata ad una festa insieme ad altri contagiati. Nel reparto di rianimazione i pazienti erano tutti intubati quindi non hanno avuto contatti con la donna. In ogni caso una decina di operatori faranno il tampone e si verificherà di eventuali contatti durante il trasporto''.

Intanto per il Moscati è finalmente arrivata l'autorizzazione ad eseguire i tamponi in proprio senza fare riferimento al Cotugno. Alla città ospedaliera si analizzeranno i test in arrivo da Irpinia e Sannio.

Nel frattempo in vigore ovviamente anche in Irpinia le disposizioni ancora più restrittive varate dal governo nella serata di ieri. Avellino si presentava questa mattina pressoché deserta. Tutto chiuso, tranne gli esercizi commerciali di prima necessità. Pochissima gente per le strade, poche auto. Qua e la qualche striscione con su scritto andrà tutto bene, per il resto i cittadini del capoluogo si sono tappati in casa, salvo uscire per le esigenze strettamente consentite, in molti casi armati di guanti e mascherine.

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