Dopo la protesta e le tensioni di ieri, resta la vertenza, tutt'altro che in via di risoluzione.Nella tarda mattinata di ieri due parcheggiattori, dipendenti delle cooperative di tipo b,  sono saliti sul tetto del comune di Avellino minacciando di buttarsi di sotto se non gli viene garantito il diritto al lavoro, nel caso specifico un impiego all'interno delle aree chiuse adibite alla sosta.La prostesta è stata sostenuta da altri colleghi che si trovavano fuori dal comune.Chiedono all'amministrazione di mantenere la promessa di garantirgli un posto anche nel nuovo sistema di gestione dei parcheggi, promessa che a 20 giorni dalla delibera è rimasta solo sulla carta.Nel frattempo però i dipendenti rimasti senza lavoro sono stati presi in carico dai servizi sociali.A rassicurare i parcheggiatori ci provano l'assessore alle poltiche sociai Titti Mele e il comandante dei Vigili Urbani Michele Arvonio, sostenendo che le procedure sono state avviate.Il problema è che non si sa se ci sono posti disponibili per tutti i 38 che sono in attesa e registrati nell'elenzo stilato dai servizi sociali.''Una cosa è certa - dice l'assessore Mele- l'amministrazione non intende lasciare queste persone al loro destino'', si tratta in parte di persone con bassi redditi familiari e alle spalle problemi con la giustizia o di tossicodipendenza; persone da reinserire, come prevede la legge, nella società e nel mondo del lavoro.In ogni caso al momento la soluzione sarebbe temporanea, in attesa del nuovo bando per l'affidamento delle aree di sosta che potrebbe richiedere mesi di lavoro.