La fase acuta dell’emergenza è superata, ma per tornare alla normalità ci vorranno almeno altri dieci giorni. Ci sono alcune zone, in particolare del capoluogo, ancora invase dai rifiuti. Il problema è che un nuovo blocco della raccolta è dietro l’angolo. Ad Irpiniambiente i soldi dei comuni non sono ancora arrivati e di conseguenza gli stipendi dei lavoratori restano non pagati.

Un nuovo stop alla raccolta potrebbe dunque arrivare nei prossimi giorni, anche perché la società ha delle fatture da onorare che al momento non hanno una copertura finanziaria. E l’emergenza rifiuti entra inevitabilmente nella campagna elettorale avellinese

Paolo Foti, candidato del partito democratico, ha incontrato il direttore di Irpiniambiente Felicio De Luca, particolarmente silente nelle ultime settimane. L’aspirante sindaco ha chiesto lumi sulla situazione della società. I crediti nei confronti dei comuni morosi, come è noto, ammontano a 40 milioni di euro. Crediti accumulati nei circa 4 anni di vita di Irpiniambiente. Per Foti va rivisto il modello organizzativo e  il rapporto contrattuale. Duro l’affondo di un altro candidato, Sergio Trezza, che in passato è stata al vertice del Cosmari, il consorzio che gestiva i rifiuti nell’area del capoluogo: ‘’Irpiniambiente ha fallito, si affidi la gestione al Cdr. Nonostante i buoni livelli di raccolta differenziata, la tassa continua ad essere alta. Inoltre – chiude Trezza – la società ha bloccato arbitrariamente la raccolta e non poteva farlo’’.