Ariano - Sul caso Tarsu a breve si conoscerà l’esito di un altro ricorso, presentato al Tar dall’allora minoranza consiliare, dalle associazioni di consumatori, rappresentanti delle aziende agricole, nonché un discreto numero di contribuenti per ottenere la revoca della delibera prefettizia. Chi ha aderito non ha tra l’altro pagato le cosiddette “bollette pazze dell’immondizia”. In questo caso non si tratta di rimborso, bensì i cittadini che riceveranno i solleciti o le cartelle esattoriali non dovranno pagare. “Tutte le spiegazioni del caso – precisa il consigliere comunale Giovanni La Vita – avverranno in consiglio. L’argomento è già iscritto all’ordine del giorno e la discussione avverrà prima del 20 novembre. L’iniziativa che abbiamo assunto davanti al Tar risolve il problema alla radice”. E poi La Vita così conclude: “Dal punto di vista politico, invece evidenzieremo le responsabilità politiche dell’assessore al bilancio Filomena Gambacorta la quale non ha ritenuto di aprire una riflessione in consiglio comunale mentre al dirigente dell’area finanziaria sarà proposta l’adozione di una delibera d’indirizzo”.
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