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Viaggio alla scoperta della "Pietra di Fontanarosa". L'escursione di 40 geologi campani nella cava del paese irpino

Cava Pietra di Fontanarosa

Entrare in un laboratorio in cui avviene la lavorazione della pietra è come entrare in un piccolo museo. Quelle esposte sono infatti vere opere d’arte, sculture destinate ad essere non solo oggetti d’arredo ma strumenti funzionali. A Fontanarosa, paese dell’antica lavorazione della pietra, è possibile ammirare tutto ciò. La “pietra di Fontanarosa” ha in sé il racconto storico e architettonico del paese dalle origini Normanne. I manufatti rimandano sì ad un’antica tradizione e ad antichi insegnamenti, ma grazie all’opera di giovani imprenditori, seguono il fil rouge del linguaggio architettonico contemporaneo. La pietra dunque come genetrice della sintesi fra tradizione e innovazione; come slancio per la giovane imprenditoria. Grazie all’attività estrattiva, cominciata circa un anno fa, dopo l’apertura della cava storica locale, l’antica pietra di Fontanarosa è stata  riportata alla luce. Il sito è stato visitato, sabato 12, da un gruppo di circa 40 geologi dell’ Ordine della Regione Campania, che hanno intrapreso una geo-escursione nei territori irpini. La Mefite, lago gassoso di Rocca San Felice, è stata la prima tappa dell’avventura geologica. Un  luogo mitico, indicato nell’Eneide come la “porta degli Inferi”.  Il gruppo ha poi proseguito verso Gesualdo, per far visita agli alabastri, bellissime pietre utilizzate anche per abbellire la Reggia di Caserta e il Monastero di Santa Chiara a Napoli. E poi Fontanarosa, per scoprire la cava in cui regnano rocce molto particolari costituite da calcareniti contenenti organismi fossili, depostesi circa 50 milioni di anni fa su fondali marini situati alla base delle scarpate delle piattaforma carbonatiche. “L’Ordine – ha spiegato Lorenzo Benedetto, consigliere dei Geologi della Campania -  è dunque impegnato costantemente su più fronti: da una parte sulla conoscenza dei rischi geologici per prevenirli e ridurne gli effetti, dall’altra parte sulla valorizzazione e sviluppo sostenibile del territorio. Due facce della stessa medaglia che testimoniano la funzione anche sociale del geologo”.

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