Moria di pesci sulle sponde del fiume Sabato, acque nere e odore nauseabondo. Scattano i sopralluoghi nella zona fra Tufo e Prata da parte dell’Arpac, della Forestale e dell’amministrazione comunale a seguito della segnalazione degli attivisti di MoviMentiLocali. “Nelle foto scattate ieri 4 settembre – si legge nel comunicato del movimento ambientalista – il fiume Sabato ormai è solo un residuo fognario a cielo aperto. È l’ennesimo grave e nocivo episodio di inquinamento proveniente dalle aree industriali”. L’appello lanciato alle istituzioni e alle forze dell’ordine per individuare i responsabili è stato già raccolto da chi di competenze. Sempre oggi dovranno esser prelevati campioni dell’acqua fluviale per analizzare la presenza di eventuali sostanze inquinanti. Intanto, Franco Mazza, medico e responsabile dell’associazione “Salviamo la Valle del Sabato”, fa sapere che sarà presentato un esposto in Procura.
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