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Cronaca

Anniversario della Finanza, bilancio di un anno di attività: dalla lotta all'evasione all'emergenza Covid

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, con una sobria cerimonia a carattere esclusivamente interno, in linea con le direttive di vertice circa l’efficienza ed economicità dell’azione amministrativa e in ottemperanza alle disposizioni vigenti legate all’emergenza sanitaria (Covid-19), alla quale ha presenziato il Prefetto di Avellino – Dott.ssa Paola Spena, ha celebrato il 246° anniversario della fondazione del Corpo.

Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’ORDINE DEL GIORNO SPECIALE del Comandante Generale della Guardia di Finanza - Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana, il Comandante Provinciale – Col. Gennaro Ottaiano - alla presenza di una rappresentanza composta da Ufficiali e personale in servizio nonché dei militari in congedo della locale Sezione A.N.F.I., ha tenuto una breve allocuzione, sottolineando il ruolo fondamentale del Corpo nel contrasto alle varie forme di illegalità economica che minano il regolare svolgimento della vita economica del Paese ed in particolare della provincia, ringraziando le Fiamme Gialle irpine per il diuturno e costante impegno in servizio in una realtà, al pari di altre province della Campania, non scevra da insidie e problematiche operative.

Di seguito i risultati conseguiti:

BILANCIO OPERATIVO DEL 2019

Nel corso dell’anno 2019 la Guardia di Finanza ha eseguito 1694 interventi ispettivi 595 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.

 

Evasione fiscale internazionalefrodi caroselloindebite compensazioniilleciti doganali traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni sui quali si è concentrata l’attenzione della Guardia di Finanza.

Un’azione che nel corso del 2019 si è concretizzata nell’esecuzione di 607 interventi ispettivi e di 55 indagini delegate dalla magistratura che hanno consentito di denunciare 49 soggetti.

Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e IVA è di 862.346 euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a 50.549.070 di euro.

Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: sono 11 i casi scoperti di società cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’I.V.A., anche mediante indebite compensazioni.

Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 53 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente 14.040.915 di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 89 datori di lavoro per aver impiegato 584 lavoratori in “nero” o irregolari.

Ammontano, invece, a 25 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva dei traffici illeciti e nei casi più gravi attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali operanti nel settore.

Complessivamente, sono stati sequestrati 4121 chilogrammi di prodotti energetici, cui si aggiunge un consumato in frode di oltre 4496 chilogrammi.

Parimenti intenso è l’impegno dei Reparti a contrasto del contrabbando: nel 2019 sono stati eseguiti 71 interventi che hanno portato al sequestro di 100 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri e di 1 mezzo terrestre.

Nel settore del gioco illegale ed irregolarenell’anno 2019 sono stati eseguiti 101 controlli riscontrando 4 violazioni. Inoltre, è stata conclusa 1 indagine di polizia giudiziaria.

La Guardia di Finanza ha dedicato, nel corso del 2019, 10 Piani operativi al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.

Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.

189 sono gli interventi complessivamente svolti, nel 2019, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 240 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria 5 deleghe svolte con la Corte dei conti.

Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 50.000 euro, mentre si attestano su circa 100.000 euro quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari 39.

Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per 1.459.779 di euro, a carico di 11 soggetti.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, all’indomani dell’introduzione del “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio a tutela di coloro che hanno reale necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 6 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore.

Tra questi figurano anche soggetti intestatari di ville e autovetture di lusso, evasori totali, persone dedite a traffici illeciti e facenti parte di associazioni criminali di stampo mafioso, già condannate in via definitiva.

Nell’ambito dei Piani operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa previdenziale sanitaria, i Reparti hanno portato a termine, in totale, 4 interventi, segnalando all’Autorità giudiziaria 2 persone.

Con specifico riguardo al comparto della spesa previdenziale, le frodi più consistenti hanno interessato le prestazioni assistenziali (assegni sociali, pensioni di guerra, invalidità civile e altre), con oltre 55.000 euro di indebite percezioni.

Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 4 persone di cui 1 in stato di arresto per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione. In tale ambito, riveste importanza strategica la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su cui delega, nel corso del 2019, i Reparti hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza.

È utile sottolineare, a fattor comune, come un sicuro indice dell’incisività dell’azione investigativa sia rappresentato dal dato riguardante i sequestri: nell’ambito delle attività svolte a tutela della spesa pubblica, sono stati eseguiti provvedimenti ablatori per un importo complessivo di oltre 500.000 euro.

Le determinazioni dell’Autorità Giudiziaria che ha accolto le proposte di misure cautelari reali avanzate dai Reparti costituiscono, infatti, la concreta misura della possibilità per lo Stato di vedere ristorati i danni causati dai fenomeni di illegalità, frode, malaffare e cattiva gestione.

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.

Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nelle singole realtà territoriali, risultino connotati da concreti ed immediati profili di rischio, focalizzando l’attenzione sulla conclusione di negozi giuridici da parte di soggetti apparentemente privi di adeguate capacità finanziarie, su settori di particolare rilevanza strategica o ancora sul reimpiego di proventi illeciti nei cc.dd. “beni rifugio” (diamanti, metalli preziosi, valute pregiate, opere d’arte, reperti archeologici, ecc.), nonché connessi con la gestione dell’emergenza sanitaria.

In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ed il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d. area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie, sipropongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico. Questo obiettivo ha visto realizzarsi la sinergica azione del Servizio Centrale I.C.O., Gruppi di Investigazione sulla Criminalità Organizzata e Reparti territoriali.

Allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere reati fallimentarisocietari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure.

Nel corso del 2019, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 84 soggetti, ed ammonta ad oltre 546.000 euro circa il valore dei beni mobiliimmobiliaziendequote societarie disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.

Sono stati eseguiti 813 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 5

indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di

11 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali sono stati tratti in arresto. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 100 milioni di euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per oltre 50.000 euro.

Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono state avanzate proposte di sequestro di beni per un valore complessivo di oltre 1,5 milioni di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di circa 14 milioni di euro.

Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati infine denunciati 17 soggettidei quali in stato di arresto, con l’esecuzione di sequestri di valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di oltre 29.000 euro.

Tra le attività del Corpo svolte nel 2019 tutela del mercato dei beni e dei servizi si pongono quelle - convergenti su 3 Piani operativi - a contrasto dei fenomeni di contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore.

In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 120 interventi e dato esecuzione a più di 21 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro 800 mila pezzi di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy non sicuri nonché ingenti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere.

Il controllo del territorio per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato da un dispositivo d’intervento unitario, che integra tra loro le componenti territoriali, investigative, aeronavali e speciali del Corpo.

In particolare, tra il gennaio del 2019 ed il maggio 2020 i Reparti dipendenti da questo Comando Provinciale hanno proceduto al sequestro di oltre 16 Kg di sostanze stupefacenti di cui 15 Kg. di hashish marijuana, oltre 1⁄2 Kg di cocaina e circa 250 grammi di altre droghe, nonché 1 mezzo utilizzato per i traffici illeciti della specie, arrestando 3 soggetti.

Inoltre, sono stati sottoposti a sequestro 100 Kg.di T.L.E.

 

Nel corso del 2019, il Corpo ha partecipato, in concorso, ai dispositivi interforze per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, tra cui le “Universiadi 2019”, che ha visto l’impiego di un dispositivo composto complessivamente da 40 militari .

Per lo scorso anno, la Guardia di Finanza ha impiegato complessive 126 giornate/persona in servizi di ordine pubblico in occasione di manifestazioni, eventi sportivi, consessi internazionali e altri eventi.

BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19

A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.

Oltre 10.000 persone controllate a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19: 13 i soggetti, a vario titolo, denunciati per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza di cui 1 tratto in arresto.

Continua la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale, attraverso l’esecuzione di 386 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferite alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.

Nei primi mesi del 2020, sono stati eseguiti circa 2.000 controlli nei confronti di richiedenti il sostegno economico “Buoni spesa” di cui 169 deferiti all’autorità giudiziaria ed ulteriori 1.000 sono tuttora in corso; verificati i requisiti per lo svolgimento dell’attività di circa 450 aziende operanti sul territorio provinciale che hanno inoltrato richiesta alla locale Prefettura.

Sono state sviluppate, poi, attività a contrasto di pratiche anticoncorrenziali e di manovre speculative commesse approfittando dell’aumento della richiesta di taluni beni. In questo ambito, sono stati approfonditi elementi sintomatici di condotte distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti del processo produttivo/distributivo dai quali hanno tratto origine le speculazioni.

Sottoposti a sequestro oltre 70.000 mascherine e dispositivi di protezione individuale, oltre 13.000 litri di igienizzante (venduti come disinfettanti). Nel complesso, durante l’emergenza epidemiologia da COVID-19, che ha interessato l’intero territorio nazionale, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Avellino, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento del contagioattraverso l’impiego giornaliero di circa 25 pattuglie.

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