''Io non mi dimetto, se avete il coraggio mandatemi a casa''. Così il sindaco di Ariano Franza aveva sfidato in aula l'opposizione nel corso dell'ultimo consiglio comunale.E l'opposizione, almeno una parte, pare che il coraggio lo abbia trovato. A prendere l'iniziativa è Fratelli d'Italia  che ha avviato una raccolta firme per portare in aula la mozione di sfiducia. La sezione locale del partito della Meloni ha già redatto un documento nel quale si spiegano le ragioni per archiviare la breve esperienza Franza. Tra queste la bocciatura delle linee programmatiche e quella del bilancio consolidato. La sfida dunque è lanciata; al sindaco, certo, ma anche agli altri consiglieri di minoranza, costretti ora a prendere una posizione e ad uscire allo scoperto rispetto all'ipotesi di voto anticipato. E allo scoperto dovrà uscire anche Gino Cusano, da poco migrato all'opposizione. Il documento  redatto da Fratelli d'Italia dovrà ora essere valutato dalle altre forze. La convergenza non è scontata. Le firme per portare la mozione in aula, in teoria, non mancano. Ne bastano sei, i consiglieri di minoranza sono 11. Ma ci potrebbero essere dei distinguo. Da verificare inoltre se, una volta che la mozione dovesse giungere all'attenzione dell'aula, ci sono i numeri per farla passare. Per approvare la mozione e determinare la caduta del sindaco occorrono 9 voti. Quelli certi, al momento, sarebbero 8. Si ragiona anche sui tempi. Dal giorno della sua presentazione, la mozione dovrà essere discussa tra i 10 e i 30 giorni successivi.  Una volta presentata e discussa, se approvata, il Tricolle tornerebbe alle urne la prossima primavera, dopo un breve periodo di commissariamento. Insomma, sono ore frenetiche, fatte di incontri e trattative. Di certo c'è che la giunta di Enrico Franza appare sempre più in bilico.