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Cronaca

Baby squillo, 10 anni al gestore del circolo hard

Baby prostitute. Dieci anni al gestore del circolo di Avellino che avrebbe condotto un giro di ragazzine squillo, alcune delle quali avevano solo quattordici anni. Le avvicinava circuendole con complimenti e prospettandogli la possibilità di lavorare con un cospicuo guadagno.

Condannato a 10 anni e 4 mesi di reclusione, oltre a 70mila euro di multa, il gestore del club di via Vasto ad Avellino accusato d’induzione e sfruttamento della prostituzione e violazione della legge Merli. Mentre per uno dei clienti, un ex imprenditore 87enne del settore automobilistico di Lapio, arriva la condanna a due anni di reclusione con pena sospesa, e una multa di 4 mila euro, perché, considerato cliente abituale del club, ha avuto rapporti sessuali a pagamento con minori.
I due, al termine di una lunga camera di consiglio, e dopo le discussioni dei riti abbreviati, sono stati giudicati dal Gip del Tribunale di Napoli.

In aula non era presente il 70enne mercoglianese già ristretto agli arresti domiciliari, ma ha consegnato ai suoi difensori Ennio Napolillo e Generoso Pagliarulo una lettera in cui ha chiesto scusa alle vittime per quanto accaduto. È dal 2014 che l’uomo avrebbe messo su un giro di prostituzione coinvolgendo delle ragazzine nel suo locale con la scusa di far guadagnare loro qualcosa servendo ai tavoli. Invece in locale attiguo, promettendo guadagni extra, dai 10 ai 100 euro, chiedeva loro di essere accondiscendenti con i clienti. Dovevano servire ai tavoli con tacchi a spillo e abiti succinti, e subire avance e toccatine. Pare che il gestore individuasse le ragazzine che marinavano la scuola e si fermavano nella sua sala giochi. Ascoltava le loro storie familiari e ne osservava gli atteggiamenti, individuava le fragilità, tanto da scegliere per ognuna di loro i clienti in base alla categoria professionale. E, se erano fidanzate, era meglio evitare, il gestore temeva guai. E ironia della sorte l'indagine ha preso il via proprio con la denuncia del fidanzato di una delle ragazzine nel maggio 2016 e all’alba dello scorso 30 ottobre i carabinieri arrestarono tre uomini, fra cui il 70enne, con l’accusa d’induzione e sfruttamento della prostituzione.

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