Teli deteriorati, fuoriuscita di percolato, e cedimenti nella struttura? Sono questi i timori più grandi nei confronti della discarica di Difesa Grande. Dopo alcune segnalazioni, questa mattina le forze dell’ordine si sono recate presso il sito dell’ex discarica arianese per avviare una serie di controlli all’interno dello sversatoio di rifiuti non più utilizzato dal 2007. I carabinieri della Comando Stazione di Ariano Irpino, insieme al personale dell’Asl, Arpac, e ai Vigili del Fuoco hanno proceduto ad una prima verifica: sembrerebbe che siano all’opera per prelevare campioni di terreno per escludere che del liquido da discarica sia sgorgato al di fuori del perimetro fino a raggiungere i vicini terreni. Attenzione massima da parte dell’Arma dei Carabinieri irpina alle questioni di sicurezza ambientale, raccogliendo tutte le informazioni utili per scongiurare rischi per la salute e per il territorio. Non dimentichiamo che tra Difesa Grande e Camporeale c’è una grande sensibilità dei residenti. Non è da escludere che qualche attenta sentinella della zona abbia monitorato il sito della discarica arianese e abbia notato qualche segno non ordinario sui cui è necessario fare accertamenti. Risale al settembre del 2017 un incontro tecnico sul piano di caratterizzazione della discarica con tutti gli enti coinvolti, quali Regione Campania, Provincia di Avellino, Asl, Arpac, Consorzio ASI, nonché la società Asidev che gestisce l'impianto. Dall’indagine ambientale effettuata “l’analisi di rischio sito specifica” non risultava alcuna contaminazione. A questo punto, alla luce dei controlli odierni, si potrebbe immaginare un focus particolare sulla manutenzione del sito e per i risultati non resta che attendere come si aspettono quelli nella sottostante area dell’ex Smae.
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