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Cronaca

Capodanno di sangue in Campania: due morti e 107 feriti

Fuochi capodanno

Anche quest’anno la Campania non si smentisce e in occasione delle feste di Capodanno fa registrare il solito bollettino di guerra. Tutte le campagne mediatiche contro l’uso spregiudicato dell’utilizzo dei fuochi d’artificio non sono servite. I classici botti per salutare l’arrivo dell’anno nuovo hanno fatto vittime e feriti in tutta la regione. Un imprenditore edile originario di Montefusco, 49 anni, Antonio Serino, è stato ucciso da un razzo che lo ha colpito in pieno volto mentre stava festeggiando in una villetta a San Martino Cannita, nel beneventano. L’altra vittima è di Caserta, un ristoratore di 51 anni, Pasquale Zacchia, ucciso dall'esplosione di un potente petardo che gli ha procurato gravi ferite al cranio a Pontelatone, un comune di terra di lavoro. Il ristoratore del casertano stava testando botti professionali, in attesa del fuochista quando da un mortaio sono partiti gli scoppi. Potrebbe essere stata una miccia difettosa a far esplodere velocemente la bomba che ha colpito in pieno volto Zacchia, che non ha avuto, sembra, neanche il tempo di allontanarsi. Ma tanti sono stati anche i feriti, 107 in tutto. Tra di loro ci sono 12 bambini, tra cui una piccola di sei anni che riportato danni alle cornee e un bambino di cinque si è ustionato lievemente al volto. 
Più lieve il bilancio dei feriti in provincia di Avellino. Tre persone hanno riportato ustioni provocate dai botti di capodanno. Il più grave ad Aiello del Sabato, con una prognosi di 20 giorni. Si tratta di un uomo di 40 anni colpito da un petardo. Altre due persone sono rimaste ferite a Monteforte Irpino e ad Ariano Irpino, con prognosi di 6 e 7 giorni.

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