Di certo è fra gli escamotage più fantasiosi per nascondere dell’hashish. La mamma di un detenuto presso la casa circondariale di Ariano voleva consegnare al figlio un sughetto casalingo con un involtino di carne al cui interno erano nascosti 14 pezzi di hashish. Un ragù con 230 grammi di stupefacenti. Se ad agosto fu scoperto un pacco prima di entrare in sala colloqui con stupefacenti occultati nelle suole delle sneakers, questa volta è il sugo della mamma ad essere con il ripieno.La donna della provincia di Napoli non è riuscita a farla franca. Gli agenti addetti ai controlli nel settore colloqui nel visionare i pacchi dei familiari in entrata hanno avuto dei sospetti ed è scattata una scrupolosa verifica conclusasi con l’arresto della donna, ai domiciliari, oltre alla perquisizione della sua abitazione in un paese del Vesuviano.
A dare la notizia è Leo Beneduci segretario generale O.S.A.P.P. (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria): << Il nostro plauso alla professionalità del personale operante, dagli agenti, al responsabile del settore ed al comandante , che ha permesso di smascherare il traffico illecito di sostanze stupefacenti. I fatti dimostrano che nonostante la grave carenze di uomini, risorse e mezzi (emblematico il caso delle uniformi), la polizia penitenziaria si contraddistingue per la capacità di affrontare le quotidiane criticità del carcere in situazioni difficilissime>>.
Continua Beneduci: << Ad oggi, al di là dei proclami e di cifre che ci paiono fuori dalla realtà, nessun provvedimento concreto è stato preso dal Governo sull'aumento di organico della polizia penitenziaria e sulla destinazione di risorse che rendano più sicuro ed efficace il difficile compito degli agenti in carcere>>.
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