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Cronaca

''Elena non parla, è provata. Ha chiesto di vedere la madre''

Questa mattina i legali dei due ragazzi sono tornati al carcere di Bellizzi per incontrare i loro assistiti. Poco trapela dai colloqui. Il legale di Elena Gloria riferisce che la ragazza è in un forte stato di prostrazione e ha chiesto quando potrà incontrare la madre. Nel video le dichiarazioni rilasciate dai due avvocati all'uscita dai colloqui.

Si discuterà nei prossimi giorni l'istanza al Riesame presentata dalla avvocato Vanni Cerino, legale di Elena Gioia (la 18enne di Avellino accusata, insieme al ragazzo, Giovanni Limata, dell'omicidio del padre Aldo). Il giudice potrà decidere di annullare, riformare o confermare l'ordinanza restrittiva a carico della ragazza, rinchiusa al carcere di Bellizzi. Nella stessa casa circondariale si trova Limata, che sia ieri che oggi ha incontrato il suo avvocato, Mario Villani. Ancora da mettere a punto la strategia difensiva. In questo caso non è stato ancora deciso se presentare o meno istanza al Tribunale Riesame. Chiesto però il blocco dei profili social di Giovanni, pieni di insulti, anche nei confronti della stessa famiglia. Intanto le indagini continuano: al momento tutti i riscontri confermano quanto appurato dagli inquirenti nelle ore immediatamente successive al delitto. I due ragazzi erano d'accordo, volevano fare una strage. Dai messaggi in chat emerge la determinazione di Elena nello spingere Giovanni ad eliminare non solo il padre Aldo, ma anche mamma e sorella. Al momento si esclude la presenza di una seconda arma del delittoe quindi anche l'ipotesi che ci fosse una seconda persona ad aiutare Giovanni. Le 14 coltellate porterebbero tutte la sua firma. Sentite anche le donne che hanno riaccompagnato Giovanni a Cervinara. Un'amica e sua madre che non risultano indagate.

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