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Cronaca

Eolico, estorsione a colpi di kalashnikov: 2 arresti /SPECIALE

Operazione dei militari dell'Arma: a Canosa di Puglia e Trinitapoli, i militari del Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Avellino e della compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere nei confronti di due persone ritenute responsabili di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata ai danneggiamenti, a scopo estorsivo, di strutture funzionali ai parchi eolici della provincia di Avellino.

Sono state eseguite anche numerose perquisizioni.

ECCO I DETTAGLI DELL'OPERAZIONE 'EOLO'

ATTENTATI AI PARCHI EOLICI: DUE ARRESTI 

Giravano armati di Kalashnikov addirittura scorazzando di mattina a Lacedonia nell’area del Calaggio: con  armi di notevole potenzialità offensiva -in particolare, anche fucili mitragliatori AK-47 Kalashnikov- danneggiavano apparati e strutture necessarie al funzionamento di parchi eolici gestiti da importanti società del settore, veicolando successivamente richieste estorsive ai vertici delle multinazionali e paventando ulteriori attentati.

Dopo accurate indagini i militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Avellino e della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi -coadiuvati dai militari delle Compagnie di Barletta e Cerignola - hanno stroncato la pericolosissima organizzazione criminale, il gruppo armato che attentava ai parchi eolici del Calaggio procurando migliaia e migliaia di danni agli impianti.

Sono stati ammanettati i due malviventi, ma le indagini continuano. I due dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata ai danneggiamenti, a scopo estorsivo, di strutture funzionali ai parchi eolici della provincia di Avellino.

“Le azioni criminali - spiega il procuratore della Repubblica di Avellino, Rosario Cantelmo -  compiute dai destinatari del provvedimento, e da un altro pericoloso attentatore ugualmente indagato e da correi in corso di identificazione, sebbene limitate ad un ristretto arco temporale avevano determinato un elevato allarme sia tra la popolazione che tra le autorità locali, destando notevole preoccupazione anche a livello nazionale, con l’interessamento di organismi di rilievo istituzionale”.

Inoltre nel corso dell’attività è emerso che gli attenzionati avevano creato un ulteriore gruppo di fuoco dedito a rapine a portavalori e banche i cui responsabili sono stati ammanettati. Tra gli arrestati anche i destinatari dell’odierno provvedimento.

 Le indagini sono state sviluppate dalla polizia giudiziaria con metodi classici di appostamento, di osservazione, di monitoraggio con telecamere e mezzi tecnici. Hanno visto anche il fondamentale contributo del Reparto investigazioni scientifiche (R.I.S.) carabinieri di Roma che ha svolto attività di analisi tecnica di filmati e fonie, nonché complesse verifiche di confronto balistico sulle centinaia di bossoli rinvenuti.

Tali accertamenti hanno consentito di tracciare un filo tra i vari eventi delittuosi, permettendo di ricondurre agli indagati la commissione degli episodi di danneggiamento, per diverse centinaia di migliaia di euro, tutti avvenuti a Lacedonia in località Calaggio:

- il 2 luglio del 2015 furono danneggiate 2 turbine;

-  il 3 ottobre fu danneggiato il trasformatore presso la sottostazione di accumulo, impianti entrambi gestiti da una medesima società operante nel settore dell’energia eolica; sempre il 3 ottobre fu danneggiato il trasformatore presso la sottostazione di accumulo, impianti gestiti da un'altra società anch’essa impegnata nel settore dell’energia eolica.

-   il 17 settembre 2015 fu danneggiato il trasformatore presso la sottostazione di accumulo.

Inoltre nel corso dell’attività è emerso che i due attenzionati avevano creato un ulteriore gruppo di fuoco dedito a rapine a portavalori e banche ed i relativi atti furono trasmessi alla competente autorità giudiziaria con il conseguente arresto di svariate persone, tra le quali anche i destinatari del provvedimento odierno.

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