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Cronaca

Il ''Guardian'' riapre il caso Claire: come ci si può suicidare con 10 coltellate?

Primo marzo 2012, a Carpignano muore una giovane mamma inglese: Claire Martin. Dopo 4 anni, uno dei più celebri quotidiani d’oltre Manica, pubblica un articolo sulla morte della donna mettendo in dubbio la tesi del suicidio. Per la giustizia italiana, a seguito di lunghe indagini, il caso è chiuso: Claire si sarebbe autoinflitta 10 pugnalate. Ma dall’Inghilterra nutrono dubbi e i genitori interessano del caso la deputata laburista Gloria De Piero.

“La misteriosa morte di Claire Martin: dieci ferite da coltellata che la giustizia italiana chiama suicidio”. Così il The Guardian titola un ampio articolo a firma di Rosie Scammel ritornando sul caso della giovane mamma inglese morta il primo marzo del 2012 nella villetta dei suoceri a Carpignano. I suoi genitori cercano risposte a molte domande e non comprendono il perché sulla morte di “Claire” non ci sia stato lo stesso clamore mediatico dell’americana, strangolata a Firenze questo gennaio e Meredith Kercher, 21 anni, assassinata a Perugia nel 2007. Patricia Martin e suo marito Ray hanno attivato una serie di canali diplomatici chiedono la riapertura delle indagini per sua figlia Claire. Loro contestano il metodo d’indagine italiana: “L’unica cosa che lasciava intendere che quella villa fosse la scena di un crimine – dicono al The Guardian - era un po’ di nastro adesivo della polizia attaccato al cancello principale. Anche se tutti dicono che la storia di Claire sembri portare ad un suicidio, sentiamo che sta accadendo qualcosa di subdolo”. I dubbi sollevati dai Martin fanno riferimento anche a delle intercettazioni telefoniche in cui due sconosciuti discutevano di portar via una borsa di Claire con 700 mila euro. In questo passaggio, la giornalista inglese, evidenzia che questa zona rurale della Campania potrebbero esserci infiltrazioni malavitose. Una pista – continua la Scammel – esaminata ed esclusa dagli investigatori. Si focalizza poi l’attenzione sulla domanda focale: Come può una persona accoltellarsi dieci volte? Nella superperizia stilata dal professor Maurizio Saliva, ogni dubbio viene spazzato via: si tratta di “lesioni autoprodotte”, accompagnate anche dai cosiddetti “tagli di prova”. Ma dall’Inghilterra si chiedono da dove spunti quel coltello. Per i genitori non apparteneva alla cucina di quella casa, ne dell’appartamento in cui Claire conviveva con il compagno a Grottaminarda. Secondo i Martin è un’arma utilizzata dalla ragazza per difendersi da un’aggressione improvvisa. Più volte viene tirato in causa, uno dei due medici legali Giuseppe Vacchiano, la Scammel aggiunge che il coroner “è ancora convinto che si tratti di omicidio”. Eppure i rilievi non sembrano lasciar pensare ad un’aggressione: nessun segno, nessun avviso che lasci pensare ad un tentativo di autodifesa della ragazza, nessun frammento di pelle altrui sotto le sue unghie. Tant’è che un secondo giudice, Gelsomina Palmieri, ha stabilito che non vi fosse alcun motivo per riaprire l’inchiesta, a seguito di un’obiezione dei Martin nel 2014. Quel che stanno tentando i familiari, con il supporto della deputata laburista, Gloria De Piero, è interessare della vicenda il Ministro del Regno Unito per l’Europa: David Lidington. Però l’ufficio Affari Stranieri ha già detto loro che non si può interferire nel sistema giuridico di un altro paese. Entro l’anno ritorneranno in Italia – scrive la Scammel – con un ufficiale e proveranno a fissare un incontro con il giudice Palmieri. “Vogliamo sapere solo la verità” ha concluso il padre di Claire.

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