Si indaga a tutto campo dopo il grave incendio avvenuto a Venticano, nell’area industriale. Le fiamme hanno avvolto una fabbrica che dal 2006 produce metal detector e sanner per gli scali aeroportuali italiani ed europei. Si è temuta una grossa esplosione, di quella bomba altamente tossica scongiurata dal rapido intervento dei Vigili del Fuoco. Il solaio è parzialmente crollato. Tutto lascia immaginare ad un segnale chiaro di intimidazione da parte della criminalità organizzata, in questa zona crocevia a cavallo tra l’Irpinia e il Sannio. Arpac e nucleo batteriologico chimico radiologico stanno passando ai raggi tutta l’area industriale interessata dal rogo. Il titolare della fabbrica originario di Pietradefusi era di ritorno da una trasferta di lavoro all'estero. Ha assistito in diretta a ciò che stava accadendo. Sul posto i Vigili del fuoco della centrale operativa di Avellino e del distaccamento di Grottaminarda con quattro autobotti. Le indagini sono dirette dai carabinieri della stazione di Dentecane, i quali hanno già ascoltato l'imprenditore. L'uomo ha dichiarato di aver notato due persone fuggire appena è arrivato nei pressi del capannone. Posti di blocco sono stati attuato in tutta la zona ma senza esito alcuno. Da Avellino sono giunti anche gli uomini della squadra mobile coordinati dal questore Sergio Bracco. Per precauzione l’intera area a ridosso dello stabile in fiamme è stata subito evacuata. Sotto controllo soprattutto il livello delle esalazioni sprigionate dal rogo. Le prime analisi per fortuna sono negative. Ma sarà l’arpac a stabilire con certezza nelle prossime ore il da farsi.
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