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Cronaca

Infermiera irpina violentata a Napoli, arrestato lo stupratore

polizia

''Continuava a ripetere: fammi fare quello che voglio o ti uccido. Stai ferma e non urlare. Non era un uomo, era una bestia quello che per quarantacinque minuti mi è stato addosso. Era il doppio di me e tutto il suo peso era sulla mia schiena. Si arrabbiava, perché avevo i jeans troppo stretti e non riusciva a levarmeli. Quarantacinque minuti in cui ho capito che la mia paura più forte era quella di morire..''.Francesca (nome di fantasia), 48 anni, avellinese, vittima di una violenza sessuale avvenuta in pieno giorno e nel centro della città. Corso Arnaldo Lucci, parcheggio della Metropark (pieno di telecamere) nel primo pomeriggio di domenica della scorsa settimana. Lo stupratore è poi stato arrestato dalla polizia. SU REPUBBLICA IL RACCONTO DELLA VIOLENZA DA PARTE DELLA VITTIMA 

“Una violenza inaudita, efferata, brutale, ancora una volta una donna, nel bel mezzo della città di Napoli, da sola, senza l’aiuto e l’intervento di nessuno, ha dovuto subire uno stupro, rischiando di morire, tutto questo è inaccettabile”. Sono le parole di dolore ed indignazione di Cinzia Massa, Anna Letizia e Vera Buonomo, rappresentanti del coordinamento delle Pari Opportunità di CGIL CISL UIL Napoli, dopo la notizia appresa stamattina della violenza subita da una donna nella giornata di domenica, al Metropark del corso A. Lucci, nei pressi della Stazione. “La donna vittima di violenza stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro, come infermiera che assiste i malati scampati al covid e la sua terribile esperienza ci testimonia che la nostra città non è sicura, perché lo stupro è accaduto in pieno giorno , in pieno centro, affermano Massa, Letizia, Buonomo. “Più volte abbiamo chiesto alla Prefettura e al Sindaco di Napoli di intervenire in maniera più serrata sui nostri territori, soprattutto in certi quartieri o zone “difficili” della città, ma deve sempre accadere l’irreparabile per agire?”. “La violenza sulle donne è una piaga sempre aperta che riguarda e coinvolge tutti, non solo le donne, non solo le vittime di abusi, di persecuzioni, di offese, di umiliazioni e di delitti, ma tutte le famiglie e l’intera comunità”. “Ancora più di ieri, dicono le rappresentanti delle Pari Opportunità, di CGIL CISL UIL Napoli, non solo condanniamo la violenza sulle donne in tutte le forme, ma crediamo che l’unica strada percorribile sia l’applicazione di leggi e pene severe e realmente efficaci, per frenare una deriva sociale e culturale insostenibile”.

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