Si incatena davanti ai cancelli della Irisbus. Un volto noto della protesta operaia, Mimmo Delle Grazie ha inteso fare questa mattina un gesto di protesta dinanzi la fabbrica semi vuota di Valle Ufita denunciando anomalie nei criteri di scelta alla base delle trasferte. L’operaio di Castel Baronia aveva chiesto qualche giorno fa al capo del personale dello stabilimento la possibilità di lavorare nelle altre fabbriche Fiat. La risposta che ha ottenuto è stata a dir poco insoddisfacente: “al massimo c’è qualcosa a Suzzara o Bolzano” – si è sentito dire – . Ma la sua esasperazione è arrivata al culmine apprendendo che un componente dell’ex consiglio di fabbrica ha invece ottenuto il trasferimento nelle Marche, precisamente a Jesi. “Perché si adottano sistemi non equi? – lamenta la tuta blu –. Noi in due anni abbiamo lottato per far rivivere questa azienda, per riavere indietro il nostro lavoro, invece continuiamo ad assistere a strani trasferimenti. E in tutto ciò, i sindacati continuano a prendere le quote delle tessere. Non possono dimenticarsi di noi e di questa emergenza”. Il sit-in dell’operaio è durato ben poco. Tempestivo l’intervento dei carabinieri per tranciare le catene e smantellato il presidio.