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Cronaca

La Finanza all'Alto Calore: s'indaga sui bilanci

alto calore sede

Un nuova, ennesima bufera giudiziaria rischia di travolgere l'Alto Calore. I magistrati della Procura della Repubblica di Avellino indagano sui conti e sui bilanci della società, punto dolente per un ente che sta sprofondando nei debiti. False comunicazioni sociali nei bilanci, nelle relazioni e nelle altre comunicazioni dirette ai socia e al pubblico. E poi abusi in atti d'ufficio commessi nelle funzioni svolte. Queste le ipotesi di reato scritte nero su bianco in un fascicolo aperto lo scorso settembre. Le indagini vengono portate avanti dalla Guardia di Finanza. A partire dalla settimana scorsa sono stati acquisiti atti e documenti presso la sede di Corso Europa. Al momento si registra un solo avviso di garanzia, a carico di Micheleangelo Ciarcia, attuale amministratore unico della società che gestisce il servizio idrico. Nel mirino delle fiamme gialle carte e documenti che vanno dal 2010 ad oggi, comprese quelle che riguardano i rapporti con i soci, cioè i comuni, molti dei quali vantano crediti nei confronti di Acs per i servizi di fognatura e depurazione. L'inchiesta potrebbe essere nata proprio dalle lamentele degli amministratori. Ma siamo solo all'inizio. Per passare al setaccio nove anni di documenti ci vuole tempo. Nove anni in cui ai vertici della società si sono succeduti diversi Consigli di Amministrazione. L'attuale numero uno si dice estrano. Parla dell'avviso di garanzia come di un atto dovuto e al Mattino chiarisce: ''Ho ricevuto l'incarico nel luglio 2018 e sotto al mia gestione è stato approvato un solo esercizio''.

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