Solofra capitale dello spaccio. Smantellata dai Carabinieri una rete che operava sul territorio della città della concia. 11 le misure cautelari emesse a carico di soggetti di Avellino, Solofra, Serino, Aiello, Montoro e Torre Annunziata. Per otto di loro sono scattate le manette. Per gli altri tre, due obblighi di dimora e un obbligo di presentazione davanti alla Polizia Giudiziaria. Le tre piazze di spaccio operavano sullo stesso territorio, ma in modo indipendente l'una dall'altra. La fiorente attività era stata messa in piedi da due coppie di conviventi e da un avellinese, detto ''Stasio'' o ''Stanislao'', che si faceva aiutare dalla madre. La signora svolgeva la funzione di segretaria, prendendo prenotazioni e appuntamenti. Base dell'attività di spaccio, le abitazioni dei soggetti finiti in manette. Ad alcuni di loro, oltre che la detenzione ai fini dello spaccio, viene contestato anche il reato di furto in abitazione per un colpo messo a segno in una villetta di Montella. Le indagini sono durate 6 mesi: decine e decine gli appostamenti, altrettante le intercettazioni. Nelle conversazioni telefoniche la droga veniva chiamata bomba, tritolo, caffè, parmigiana. Tantissimi gli acquirenti che si recavano a Solofra, anche dai comuni limitrofi, per rifornirsi principalmente hashish e cocaina.
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