Ancora un’auto in fiamme, ancora un episodio che alimenta le preoccupazioni dei cittadini di Montoro. Dopo il rogo della scorsa notte che ha distrutto l’autovettura del sindaco Mario Bianchino, i Vigili del fuoco anche questa notte sono dovuti intervenire per un altro incendio di un’autovettura di un operaio romeno parcheggiata lungo la strada in via Parrelle. A causa dell’incendio si sono registrati danni anche alla facciata di un edificio adiacente. Forse quest’ultimo caso non è collegato, sta di fatto che c’è una sequenza inquietante di intimidazioni ai danni del primo cittadino Mario Bianchino. Sono tre i casi. L’estate scorsa, ladri in casa; nella notte fra l’8 e il 9 aprile incendio nella villetta di campagna del sindaco e poi l’incendio del suo Suzuki Vitara parcheggiato a pochi passi dall’abitazione di via Roma. “Sono preoccupato anche perché non comprendo quanto sta accadendo” – ha dichiarato il sindaco ieri mattina. Sodalizzando con Bianchino, il deputato di Sel Giancarlo Giordano ha annunciato una interrogazione parlamentare su una più funzionale collazione dei presidi territoriali dei carabinieri e di valutare la presenza di un commissariato di polizia.
Il comunicato dei gruppi consiliari Montoro Democratica, Insieme per Montoro,
Montoro bene comune
Il vile e ripetuto atto intimidatorio nei confronti del nostro Sindaco, il primo cittadino della Montoro unita Mario Bianchino, tocca l’intimità e la sacralità della sua privacy, di un uomo delle istituzioni democratiche che da sempre ha fatto dell’impegno politico e amministrativo, della passione civile, delle lotte per le emancipazioni sociali e la salvaguardia dell’ambiente, la sua missione di vita.
Questo agire nell’ombra da parte di forze ed interessi a noi sconosciuti lede fortemente il senso di appartenenza di tutta la Comunità montorese, della sua antica laboriosità, del suo tranquillo e quotidiano divenire società di progresso etico e sociale, di interscambio economico e culturale tra le province di Salerno ed Avellino. Un territorio strategico ricco di idee, di progettualità, un cantiere aperto verso il futuro che guarda alla modernità ed alla innovazione con i piedi ben piantati nei suoi valori e tradizioni secolari. Si vorrebbe cancellare tutto questo, con un colpo di spugna, riproponendo vecchi schemi dove vince e predomina l’arroganza e la prepotenza, la violenza della giungla, lo scontro frontale tra gli interessi di una parte e quelli di una intera collettività.
Noi ci opporremo con tutte le forze a questo disegno barbarico che vuole riportare indietro nel tempo le lancette della storia, rinnovando divisioni e soprusi da tardo medioevo. Ora che i montoresi hanno riannodato il filo ed il cammino delle loro esistenze, delle loro esperienze di vita, sotto un unico stemma e gonfalone, nella fertile e generosa Città di Montoro, non consentiranno che qualcuno, per quanto astuto e invisibile, venga a rubargli il futuro, la gioia irrefrenabile di essere protagonisti del loro presente.
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