“Non ho abusato di mio figlio”. Si è difeso e ha respinto tutte le accuse il 42enne, originario di Atripalda, ma residente a Sant’Angelo dei Lombardi.
È durato due ore l’interrogatorio dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, Paolo Cassano, per l’indagato assistito dal legale Danilo Iacobacci. Il 42enne ha sostenuto che il figlio proverebbe del risentimento nei suoi confronti. Da quando la madre è andata via di casa stanca delle aggressioni fisiche e morali subìte dal marito, il ragazzo ha raccontato agli inquirenti che la notte veniva toccato nelle parti intime e ha dovuto assistere, dal sedile posteriore dell’auto, a scene di sesso fra il padre e una altra donna. Il consulente nominato dalla procura ha considerato attendibile la testimonianza del minore ascoltato in audizione protetta. L’indagine del commissariato di Sant’Angelo dei Lombardi è scattata proprio perché l’adolescente avrebbe emulato il comportamento dell’adulto nei confronti di un bambino con lui ospite di una casa famiglia.
La difesa ha chiesto al GIP la revoca della misura cautelare per il suo assistito e anche la possibilità di coltivare i terreni durante il periodo di detenzione domiciliari.