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Cronaca

Omicidio-suicidio, giallo sul movente: la pista della droga

Solo il racconto della diciottenne rimasta ferita alla gola e scampata alla morte, potrà fare luce su quanto accaduto ieri nell'appartamento di via Fosso Santa Lucia, nel cuore del centro storico di Avellino.

La ragazza originaria di Atripalda è stata sottoposta ad un delicato intervento ed è ora ricoverata, fuori pericolo di vita, presso il reparto di Chirurgia d'Urgenza del Moscati. E' lei l'unica testimone oculare di quanto accaduto in quella che è già stata ribatezzata come la casa degli orrori. Vittima della furia omicida di Giammarco Gimmelli, 32 anni, il giovane Claudio Zaccaria, 25 anni, colpito più volte. Claudio avrebbe lottato fino all'ultimo per difendersi dal suo aggressore. Riverso in una pozza di sangue, è stato ritrovato deceduto vicino ad uno sgabuzzino.

Una scena da film spaltter quella che si sono ritrovata davanti inquirenti e uomini delle forze dell'ordine: sangue dappertutto. Se la ragazza migliora lentamente, restano gravissime le condizioni del  presunto assassino. Dopo aver aggredito e ucciso Zaccaria, l'uomo è salito sulla finestra dell'appartamento e davanti agli sguardi attoniti di passanti e soccorritori giunti sul posto, si è lanciato nel vuoto. Poco prima pare avesse provato a farla finita tagliandosi le vene.

Dunque, un morto ammazzato, un tentato suicidio, una ragazza ferita. Questo il tragico bilancio. Ora il problema è capire il movente. Gli inquirenti non escludono alcuna pista, anche se perde consistenza quella passionale. Da una prima ricostruzione i due ragazzi avrebbero litigato. La donna, nel tentativo di difendere Claudio, il compagno, è rimasta ferita. Probabilmente mentre lei riusciva a scappare dall'abitazione, sanguinante e sotto shock, si è consumato il delitto. Si attende ora l'autopsia su Zaccaria, insieme agli esami tossicologici, a cui saranno sottoposti anche gli altri due protagonisti di questa triste vicenda. In casa pare siano state trovate tracce di sostanze stupefacenti. Alla base della lite potrebbero esserci proprio questioni legate all'uso o alla vendita di droga.

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