Anche sei irpini nel mirino della Guardia di finanza per aver usufruito delle esenzioni sui ticket per prestazioni sanitarie senza averne il diritto negli anni 2011-2012 e 2013. Dichiaravano di essere poveri ma in realtà non lo erano e intanto erano riusciti ad avere agevolazioni su medicinali e visite specialistiche. Nei loro confronti, sono state irrogate sanzioni amministrative per circa 1 milione di euro per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. L’inchiesta è stata condotta dagli uomini del Nucleo speciale spesa pubblica e repressioni frodi comunitarie. L’attività investigativa da parte delle fiamme gialle ha riguardato tutto il territorio nazionale e oltre mille persone, permettendo di accertare più di 800 irregolarità. Dai controlli è risultato che gli assistiti attenzionati, italiani e stranieri, sulla base di false autocertificazioni relative al reddito del proprio nucleo familiare e certificando redditi prossimi all’indigenza, in realtà avevano condizioni economiche floride e anzi possedevano immobili, autovetture di lusso e imbarcazioni. Alcuni degli indagati muovevano anche capitali all’estero. Un 68enne campano ha beneficiato di esenzioni per mille e settecento euro e ha conseguito interessi su investimenti finanziari per 20 mila euro.
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