Un blitz negli uffici della Dogana di Salerno svela un presunto sistema di corruzione centrato sul porto commerciale. La Procura ha chiesto e ottenuto misure cautelari per 69 persone, tutte legate alle attività della Dogana e al passaggio dei container nello scalo della città costiera. Sono 39 gli arrestati (ai domiciliari ), 21 le persone ai divieti di dimora, 9 le misure interdittive. Coinvolti ben 17 funzionari doganali, sotto accusa anche due avvocati ed un finanziere. Impegnati sin dalle prime ore della mattina 250 militari della Guardia di Finanza di Salerno, che su disposizione della Procura hanno eseguito, nelle province di Salerno, Avellino, Caserta e Napoli, le ordinanze di custodia cautelare. Il provvedimento riguarda funzionari doganali, personale sanitario, spedizionieri, dipendenti di società operanti nel porto di Salerno, indagati a vario titolo, in concorso, per ipotesi di peculato, corruzione, favoreggiamento personale, falso, traffico di influenze illecite, accesso abusivo a sistemi informatici, ricettazione, contrabbando e traffico internazionale di rifiuti. Nell’inchiesta condotta per un anno la vicenda di un ufficio in cui si consumavano atti predatori su merci di vario tipo, episodi di corruzione, anche traffico di rifiuti.
Commenta l'articolo