Domani pomeriggio, alle ore 17, la comunità di Villanova del Battista saluterà per l’ultima volta Antonietta Raduazzo e Ponziano Colantuono. È arrivato il nulla osta dal PM di Benevento. La dinamica non lascerebbe molti dubbi: i colpi esplosi da una calibro 7/65, una pistola legalmente detenuta dall’anziano, hanno ferito mortalmente prima la signora Antonietta e poi la stessa pistola l’uomo la rivolta contro di sé.
Quella tragica sera di venerdì 10 agosto, quando i due coniugi sono stati trovati senza vita dalla sorella di Ponziano nella loro abitazione di corso Francesco Iorizzi, rimarrà come una ferita aperta nella comunità del piccolo paese di Villanova. Il motivo che ha determinato l’omicidio e poi il suicidio pare sia destinato a restare un mistero. Tanti gli interrogativi che non riceveranno mai risposta, e si ripercorrono gli ultimi momenti della coppia: la tappa ad un supermercato di Ariano Irpino per fare la spesa per i giorni di festa, il pagamento dell’assicurazione alla Mercedes di Ponziano che in molti ricordano la cura dell’83enne nel mantenere bene l’auto. Nulla a quanto pare lasciava presagire la tragedia per una famiglia che aveva già vissuto drammi come la perdita di due figli maschi, di cui il primo scomparso misteriosamente. Oggi Il Mattino di Avellino ha riproposto un articolo del 23 marzo del 1979 di Giocondo Diluiso che raccontò il dolore dei Colantuono ad un anno dalla scomparsa di Robertino, il figlio 13enne con disabilità che non fu più visto mentre era con la madre e la nonna in contrada Bosco, ai confini fra Villanova e Zungoli. La cronaca dell’epoca parlò di rapimento.
Sarà don Antonio Biondi, parroco della chiesa di Santa Maria Assunta, a celebrare i funerali e confortare una comunità sprofondata nel dolore.
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