Si è deciso a scendere dalla gru solo dopo che ha parlato telefonicamente con il commissario della Provincia Raffaele Coppola. Precarietà del lavoro, circa 40 mila euro di debiti, la voglia di avere una casa popolare, l’impossibilità di sostenere moglie e tre figli, sono stati i motivi che hanno spinto Antonio Marinella a minacciare di lanciarsi nel vuoto da oltre trenta metri di altezza. L’uomo, originario di Mercogliano, classe 68 e residente a Rione Aversa, è salito sulla gru che sovrasta il cantiere del centro autismo di Rione Valle. A dare l’allarme ai Carabinieri e ai vigili del fuoco, gli abitanti della zona e i volontari dell’Aipa.  Sul posto, oltre a forze dell’ordine e caschi rossi, è giunta anche la famiglia dell’uomo. Alcuni Vigili del Fuoco lo hanno raggiunto sopra la gru per tranquillizarlo e metterlo in sicurezza. Dipendente di una società che lavora per Irpiniabiente, Marinella chiede di avere garanzie di continuità sul lavoro. Dopo qualche ora, sotto la gru sono arrivati anche il sindaco di Mercogliano, Massimiliano Carullo, e i candidati a sindaco di Avellino Dino Preziosi e Paolo Foti. Prima il parroco Don Luciano, poi Carullo, tramite la ricetrasmittente dei vigili del fuoco, hanno tentato di convincere l’uomo a scendere promettendo un incontro per valutare la situazione e trovare una soluzione. Marinella però ha espresso il desiderio di parlare con i vertici di Irpiniambiente e dunque con il numero uno della Provincia che gestisce la società. E’ stata una telefonata con il commissario Coppola a far tornare la normalità. Una volta sceso dalla gru, Marinella è stato visitato dai sanitari e poi ha incontrato le autorità presenti. Una storia, per il momento, finita bene ma che è l’ennesimo segnale di una crisi che morde e provoca disagio e disperazione anche in Irpinia, dove il lavoro, anche quando c’è, non basta.