NAPOLI – Cultura, arte e turismo a Napoli stanno vivendo un momento di rinascita grazie non solo ai grandi poli museali, ma anche a realtà più piccole e non meno affascinanti. È il caso, ad esempio, di Palazzo Zevallos Stigliano, nella centralissima via Roma, dove in questo periodo sono esposte due opere del pittore americano Andy Warhol, figura di spicco della Pop Art e autore tra i più famosi del secolo scorso. In mostra, dal 14 aprile e fino al prossimo 4 giugno, ci sono le due serigrafie “Vesuvius (nero)” e “Vesuvius (rosso)” appartenenti alle raccolte d’arte di Intesa Sanpaolo: la serie dedicata al Vesuvio fa parte di un ciclo di lavori realizzato da Warhol nel 1985 in occasione della mostra che si tenne al Museo di Capodimonte.Il rapporto dell’artista statunitense con la Campania e, soprattutto, con l’Irpinia, risale a qualche anno prima quando, a seguito del terremoto del 1980 e a seguito del titolo de “Il Mattino”, “Fate presto”, il gallerista napoletano Lucio Amelio decise di coinvolgere alcuni artisti commissionando opere che lasciassero il segno di questo tragico evento: fu così che Warhol diede vita ad un’opera realizzata rielaborando titoli di giornali, opera tuttora conservata nel Palazzo Reale di Caserta nella Collezione “Terrae Motus”.