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Cultura

L'Irpinia piange Maurizio Zito, architetto del vino

Il mondo dell'architettura piange uno dei suoi famosi esponenti. Maurizio Zito è stato stroncato da un infarto nel suo studio di Avellino, all'eta di 62anni. Zito, noto e apprezzato in tutto il mondo, era il cofondatore del famoso studio Zitomori con Hikaru Mori, sua compagna di vita e di lavoro. Laureato in Architettura all’istituto universitario  di Venezia nel 1984, nel 1996 aveva fondato lo studio di architettura e design insieme alla moglie, divenuto presto uno dei più importanti d’Italia. Numerosi i progetti i che portano la firma dello studio Zitomori, in diversi ambiti: edilizia pubblica, privata, restauro, riqualificazione urbana,  progettazione e pianificazione territoriale. Insieme Zito e Mori hanno progettato diverse cantine d’eccellenza. In Irpinia i Feudi di San Gregorio e Vigna La Corte. Apprezzato è il progetto per Tenuta Masseto in Toscana per la famiglia Frescobaldi.  Alla professionalità di Zito si era affidata anche la Camera di Commercio di Avellino per progettare lo stand Irpinia all’ Expo 2015. Nelle scorse settimane Zito aveva avviato anche il progetto del nuovo info-point della Provincia a Palazzo Caracciolo.

Il ricordo dell'Ordine degli Architetti di Avellino

Nel clima surreale di questi giorni dove i vuoti lasciati da persone nel mondo a noi sconosciute, rivelate soltanto attraverso numeri e tabelle colorate, nella nostra terra viene a mancare un nostro stimato ed apprezzato collega. Si è spento all’età di 61 anni, Maurizio Zito, architetto amante del suo mestiere che ha conosciuto la gratificazione della libera professione. Fondatore dello studio “Zitomori” con la moglie Hikaru Mori, per un autorevole connubio italo-nipponico che ha prodotto numerosi progetti in Italia. Con le sue idee di architettura e di design ha saputo raccontare il vino, dalla sua origine, il percorso, la trasformazione, fino alla maturazione finale, con esperienze uniche quali le cantine: “I Feudi di San Gregorio” in Irpinia, “ Masseto” in Toscana, “ Bisceglia” in Lucania. Ha portato l’Irpinia alla ribalta internazionale con il padiglione all’Expo di Milano, disegnando un involucro essenziale, alto 10 metri, un'architettura simile a una macchina per tessere, mirando a rappresentare la foresta di montagne e valli dell'Irpinia. Memorabili anche i ristoranti: “ Marennà”, “ Vigna la Corte” e “ Degusta” luoghi di incontro, confronto ed eccitazione in cui l'ospite, il viaggiatore, scopre la tradizione gastronomica irpina e campana. Continuando il dialogo con la natura con il Parco delle sorgenti “ Controne River Park” nei pressi di Paestum un'area riservata alla conservazione della natura, dove tutti i materiali da costruzione sono scelti secondo criteri orientati all'ambiente, come legno, roccia e acciaio. Lo studio Zitomori ha inoltre collaborato per il rinnovo del padiglione giapponese alla Biennale di Venezia, ha realizzato il Multifunctional Center di Atripalda, affermandosi dunque in vari ambiti, dall’edilizia pubblica, privata, restauro, riqualificazione urbana,  progettazione e pianificazione territoriale, quale studio di architettura e design più apprezzati in Italia.

Troppo presto è andato via una delle maggiori espressioni nel mondo dell'architettura dei nostri tempi. Maurizio ci avrebbe senz'altro regalato altrettante emozioni attraverso i suoi progetti.

Con Maurizio Zito va via un importante personaggio, del mondo dell’architettura, della storia recente. “ Oggi, da architetti irpini piangiamo uno di noi, un professionista, un uomo sempre aperto alla discussione e al confronto sulle cose da farsi per conservare la qualità della vita e della professione”. Lo dichiara il presidente degli architetti Erminio Petecca.

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