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Cultura

Salerno, due tele inedite al museo San Matteo

tela museo diocesano salerno

Ci sono anche due tele inedite “S. Cecilia” ed una figura biblica del Vecchio Testamento, “La schiava Agar” tra le tele del XVII secolo esposte nella nuova Sala del Seicento del Museo Diocesano S. Matteo di Salerno, insieme ad altri quadri di grande bellezza, come la “Giuditta”, un tempo attribuita a Caravaggio e oggi ad un suo valente allievo, Francesco Guarino. Tra le altre tele di valore figurano “Le nozze di Cana”, “Il David”, “Cristo e l’adultera”, “L’adorazione dei magi”, “La Madonna della rosa”, il “San Brunone”. La cerimonia si è tenuta quest'oggi nella Sala Santa Caterina del Museo Diocesano, alla presenza di S.E. Mons. Luigi Moretti, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno e di don Alessandro Gallotti, Direttore del Museo Diocesano San Matteo di Salerno. Presentata anche una guida breve del Museo, edita da “Art'em”. L'evento, curato e realizzato dalla Soprintendenza ai BSAE di Salerno e Avellino, consentirà finalmente di fruire al meglio di tutte le maggiori collezioni custodite nello spazio museale di Largo Plebiscito. Quasi tutte le opere esposte nella sala, il cui allestimento è stato curato dall'ex Soprintendente Maura Picciau e  dai funzionari Emilia Alfinito, Vito de Nicola e Lina Sabino, provengono dalle  donazioni fatte alla Cattedrale di Salerno dall' Arcivescovo Isidoro Sanchez de Luna nel 1772 e dal Marchese Giovanni Ruggi D'Aragona, che, nel 1870, donò alla sacrestia del Duomo i dipinti di soggetto sacro provenienti dalla sua  quadreria. Grazie alla loro munificenza, la città di Salerno poté partecipare, anche se in tono minore, alla temperie artistica seicentesca animata a Napoli dai grandi innovatori, quali Caravaggio, Massimo Stanzione, Mattia Preti, Luca Giordano. 

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