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Economia

I.I.A, lavoratori tornano in trincea: ''Governo come Ponzio Pilato''

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''Un modo per pulirsi la coscienza e prendere tempo il governo lo ha trovato. Ha consegnato nelle mani dell’ennesima coppia, titolare del MISE, il ministro Calenda e la vice Bellanova, il lavoro incompiuto che l’allora viceministro prof. De Vincenti, mettendo in campo tutte le sue energie, aveva iniziato. Al fine di risolvere la vertenza, infatti, si era adoperato per creare un polo del trasporto pubblico locale, facendo convergere la ex-Irisbus e la ex-Bredamenarinibus in I.I.A. Operazione riuscita a metà, mancando ancora, ad oggi, la creazione delle condizioni affinchè I.I.A. possa essere pienamente operativa e camminare con le proprie gambe.                

Alla larga dalla nostra spinosa vertenza si tiene, l’ex premier Renzi, (non essendo più al governo). Lui come  spot elettorale, millantava di aver risolto tutti i guai  in cui la Fiat, delocalizzando la produzione di autobus all’estero, ci aveva lasciato. Purtroppo per noi, niente c’era di più falso.Il Presidente Gentiloni, è stato sollecitato da più parti, in questi giorni, affinchè ci congeda un incontro, perché non c’è più tempo, perché dopo le gare bandite da Busitalia e Consip, la I.I.A rimane al palo. Resta a guardare i costruttori stranieri, aggiudicarsi la stragrande maggioranza di commesse che andranno a  produrre fuori dai confini italiani. Ciò che emerge con forza è che , senza tutele per le aziende che producono in loco, lo sforzo del governo, fatto con denaro PUBBLICO ed a cui va il merito di aver stanziato cospicue somme, per riammodernare il parco autobus più vetusto d’Europa, andrà a portare lavoro in  stati esteri.                                                                                                  Beh, che dire, W l’Italia, W il made in Italy, quello che la viceministro Bellanova diceva  di voler tutelare. Ma il tempo, purtroppo per tutti, è scaduto, e le scadenze vanno rispettate, ecco perché, se entro la settimana prossima, non arriva la convocazione, saremo costretti a scendere di nuovo in piazza; da Flumeri e da Bologna, partiranno autobus con a bordo centinaia di lavoratori e lavoratrici, che manifesteranno sotto Palazzo Chigi, fino a quando il presidente del consiglio Gentiloni, non ci riceverà. Le promesse sono debiti e i debiti si pagano!''

La RSA di I.I.A

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