Almeno quattro ore di confronto, a porte chiuse, fra Del Rosso e le Rsa presso gli uffici di Valle Ufita. Necessario fare il punto sulla vertenza e pare che l’intenzione sia stata innanzitutto quella di frenare gli allarmismi sulle divisioni fra Flumeri e Bologna, o meglio in merito al disappunto dei lavoratori ex Breda sui piani aziendali “riservati” all’Irpinia. Considerando i numeri, 250 operai in Valle Ufita e 89 in Emilia Romagna, l’azienda intende distribuire il lavoro con criterio senza per questo sminuire l’uno o l’altro stabilimento. Anzi si è sostenuta la validità di un progetto industriale unitario, dove Flumeri, per ovvie ragioni, sarà “il braccio armato” ma linee produttive saranno installate in entrambe le fabbriche per portare a termine le attuali 250 commesse. La discussione si è concentrata poi sul rientro dei lavoratori: 111 entro maggio pari quasi al 50% della forza lavoro a regime fra saldatori, elettricisti, amministrativi, verniciatori, meccanici ed altre qualifiche, e 80/90 fra settembre ed ottobre. Le Rsa sono poi state messe al corrente di un’altra novità: c’è la possibilità che Valle Ufita diventi centro di immatricolazione e collaudo per tutti i veicoli della regione Campania. Non solo bus. Ciò porterà un vantaggio anche sulla tempistica della produzione visto che i mezzi dello stabilimento in precedenza dovevano essere trasferiti altrove. Dettagli, crono-programma aggiornato e piantina degli stabilimenti saranno presentati durante l’incontro del 19 aprile al Mise. Unica sigla sindacale a commentare a caldo è la UILM: “Piena fiducia in Del Rosso e nel progetto industriale in un’ottica unitaria fra Bologna e Flumeri. Dobbiamo andare avanti, e non fare passi indietro”.
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