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Economia

Irisbus, parlamentari a Roma e operai ancora scettici: "Le carte si scopriranno il 4 settembre"

Irisbus operai

Ex lavoratori ancora scettici sul futuro del loro stabilimento. Almeno fin quando non vedranno, nero su bianco, che la Irisbus ha ottenuto il rilancio sperato. L'incontro romano, al quale hanno preso parte i parlamentari irpini, pare sia stato positivo. Buone promesse e buone speranze ma le tute blu, restano con i piedi ben piantati a terra. "Restiamo cauti - ci dice Silvia Curcio, ex operaia Irisbus -.  La cosa che per noi ora conta più, è l’incontro del 4 settembre tra Finmeccanica e le parti sociali di Breda perché si capirà se la prima ha sciolto le riserve. Sappiamo che Stefano Del Rosso, maggior azionista della King Long, la scorsa settimana è stato alla Breda insieme ad una delegazione della società cinese che fa da supporto alla King Long Italia. De Vincenti invece, ha incontrato la delegazione cinese che fornirà il supporto economico".  Movimenti questi che fanno ben pensare anche perché il Governo ribadisce che i soldi non ci sono. E’ necessario insomma il supporto del colosso cinese. Almeno agli inizi, se la trattiva andrà a buon fine, Del Rosso fornirà la componentistica. "Vogliamo soprattutto che la nuova società assuma tutti i 300 lavoratori della ex Irisbus - dice la Curcio - senza passare per le liste di mobilità. Crediamo in De Vincenti anche perché ci ha messo la faccia, ma se le cose non prenderanno la giusta piega ribadiamo che siamo pronti ad andare da Renzi. Questa vertenza è andata avanti grazie agli operai e alla loro testardaggine. Speriamo nella data del 4 settembre. Allora si scopriranno le carte.” 

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