Segreterie provinciali di tutte le sigle sindacali riunite per fare il punto sulla vertenza irisbus. Con loro anche il Consiglio di Fabbrica dello stabilimento di Valle Ufita. Le tute blu chiedono di sapere perché si è arenata la trattativa mentre all’orizzonte l’unica certezza è l’avvio delle  procedure della mobilità.
In una nota unitaria i sindacati scrivono: "Il mancato decollo del Polo Unico Nazionale dell’autobus ed i continui rinvii delle riunioni previste al Ministero dello Sviluppo Economico hanno messo in allarme il Sindacato Irpino.  La preoccupazione di tutti i presenti alla riunione è che il Mise non sia ancora riuscito a trovare la quadra per mettere d’accordo Finmeccanica, Breda Menarini, King Long Italia e la Irisbus di Valle Ufita, con la conseguenza di mettere a rischio 500 posti di lavoro. Alle luce delle analisi e del dibattito che si è sviluppato e spinti dalla necessità di accorciare i tempi per la decisione finale sindacati e Consiglio di Fabbrica hanno deciso di spostare la trattativa a Palazzo Chigi direttamente nelle mani del Presidente del Consiglio Matteo Renzi''. Nei prossimi giorni, dunque, saranno coinvolti tutti i Parlamentari Irpini per raggiungere rapidamente l’obbiettivo di andare a Palazzo Chigi. Se dovessero nascere complicazioni sul cammino della vertenza Zaolino, Scarpa, Altieri, Oliviero e l’intero Consiglio di Fabbrica promettono battaglia senza escludere problemi di ordine pubblico. La vertenza dunque torna a farsi calda. L’accordo era stato presentato come cosa fatta, tanto che qualcuno si era spinto a sostenere che il 2 gennaio 2015 la fabbrica avrebbe riaperto i battenti.  Di fronte ai ritardi e al rischio che la costruzione del nuovo polo unico dell’autobus salti, le tute sono pronte a nuove clamorose iniziative.