Doveva essere un incontro per rinnovare i contratti di solidarietà. Nessuno si aspettava che l'azienda potesse annunciare lo stop alle attività produttive. E invece questa mattina la Novolegno, storico insediamento della Valle del Sabato, ha comunicato ai lavoratori che da fine mese lo stabilimento chiude. Troppe le perdite, fino a 2-3 milioni euro l'anno. Una doccia fredda per 117 dipendenti che negli ultimi anni avevano accettato di fare sacrifici per scongiurare i licenziamenti. Sacrifici che non sono bastati. La Novolegno è da tempo nel mirino degli ambientalisti, accusata di essere tra le maggiori fonti di inquinamento dell'area. Solo la settimana scorsa sulla rete era partita una raccolta firme per chiederne la chiusura. Nervi tesi durante l'assemblea a porte chiuse tenuta a Pianodardine. Oltre ai sindacati, presente il primo cittadino di Montefredane Valentino Tropeano. Alla fine si è deciso per 8 ore di sciopero e un sit-in in prefettura. Da domani si lavorerà per fare della vertenza un caso nazionale da portare al tavolo del Ministero per lo Sviluppo Economico.
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