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Alaia minacciato da 30 persone: ''Ti spacchiamo la faccia''

Il Consigliere regionale Enzo Alaia, mentre nella serata di ieri si trovava a far visita a un conoscente nel Comune di Sirignano, è stato bloccato e pesantemente minacciato da un gruppo di circa 30 persone. Alaia, che stamani ha sporto denuncia ai Carabinieri di Baiano, ha dichiarato che nel gruppo di persone che lo ha prima fermato e poi minacciato era presente anche un assessore dell’attuale amministrazione comunale guidata dal Sindaco Raffaele Colucci. “Vorrei esprimere tutto il mio rammarico non tanto per quanto accaduto a me – ha commentato il consigliere regionale -, ma per tutta la comunità di Sirignano, costretta alla ribalta a causa di questi facinorosi. I cittadini di Sirignano sono instancabili lavoratori, persone perbene, corrette, e non meritano di finire sui giornali per le prepotenze e le prevaricazioni di pochi.”    “Intorno alle 23 – ha dichiarato Alaia ai Carabinieri di Baiano – mi sono recato presso l’abitazione di un mio conoscente di Sirignano, in via Acierno. Ero accompagnato da un amico che mi ha atteso all’interno della mia autovettura e che mi ha riferito che già dopo poche decine di minuti dall’arrivo, sono giunte tre persone chiedendogli con tono minaccioso il motivo della mia presenza in paese.  Dopo circa un’ora sono uscito e sono salito a bordo della mia auto per fare rientro a casa. Dopo pochi metri, mi sono accorto di tre persone che, dopo essersi avvicinate, mi hanno comandato con tono minaccioso di andarmene, aggiungendo che a Sirignano non ci sarei mai più dovuto tornare e che, in mancanza, me l’avrebbero fatta pagare.” 
“Per evitare conseguenze – ha aggiunto il Consigliere regionale – ci siamo allontanati, ma dopo circa 100 metri, all’incrocio con via Fiordelisi, siamo stati accerchiati da circa 30 persone che evidentemente attendevano da un’ora il mio passaggio. Tra questi ho riconosciuto anche un assessore comunale che mi ha rivolto minacce molto chiare del tipo: ‘Ti rompiamo la faccia, ti facciamo cadere i denti dalla bocca, non devi più venire a Sirignano, vai a fare la campagna elettorale al tuo paese’, aggiungendo altre fase ingiuriose e minacciose che ho riferito ai Carabinieri.  Mantenendo la calma, sono riuscito ad avanzare lentamente, nonostante il gruppo, evidentemente composto da sostenitori della lista “Sirignano nel cuore”, continuasse ad accerchiare la mia automobile, colpendola e spintonandola violentemente.” 
“Faccio appello alle Forze dell’Ordine e al Prefetto affinché garantiscano non solo a me, ma a tutti coloro che vogliono liberamente sostenere la candidatura a sindaco dell’avvocato Bellofatto, il diritto a essere a Sirignano e a manifestare liberamente il proprio pensiero, senza temere di dover subire le prepotenze di un gruppo che, evidentemente, considera il paese come proprietà privata. E lascia pensare non poco il fatto che questa aggressione sia avvenuta lo stesso giorno nel quale il sindaco uscente, Colucci, ha definito il mio impegno per Sirignano come una ‘ingerenza indebita’”, ha chiuso Alaia.

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