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Alta Capacità, interviene De Mita: nessuna modifica al tracciato

Giuseppe De Mita

“In relazione all’Alta Velocità/Alta Capacità, come già riferito nelle scorse settimane ai componenti del tavolo del Patto per lo Sviluppo, l’amministrazione regionale ed il Ministero per lo Sviluppo Economico nel protocollo approvato con la delibera numero 87 del 6 marzo 2012, pubblicata sul Burc numero 31 del 14 maggio 2012, hanno valutato la possibilità di modificare le tratte che riguardano i quattro lotti che interessano il territorio campano per esigenze di contenimento della spesa. 
Per la effettiva e formale modifica a termini di legge del tracciato, come si evince facilmente dalla stessa delibera pubblicata sul Burc del 14 maggio, la Regione Campania doveva prestare formalmente il relativo consenso entro il 15 marzo scorso. 
Con una delibera successiva, in data 13 marzo, la giunta regionale della Campania ha prestato il consenso alla modifica di tre delle quattro tratte, e cioè per la tratta Napoli – Cancello, per la tratta Cancello – Frasso Telesino e per la tratta Frasso Telesino – Vitulano, e non ha, invece, prestato il proprio consenso per la modifica della quarta tratta, Apice – Orsara, quella che interessa il territorio della provincia di Avellino, per la quale, dunque, il percorso resta invariato". E' quanto fa sapere Giuseppe De Mita, vice presidente della giunta regionale della Campania.
"Ai componenti del tavolo del Patto dello Sviluppo ho più volte segnalato che il risultato della mancata modifica della tratta Apice – Orsara – ribadisco, l’unica a non essere stata modificata - è legato alla capacità di individuare un punto forte in quell’area sotto il profilo economico-produttivo. Al contrario, risulterebbe nel tempo difficilmente sostenibile il mantenimento dell’attuale tracciato, con la realizzazione di una nuova stazione in provincia di Avellino, in una fase di crisi come quella che stiamo vivendo ed in un momento di ripensamento della spesa pubblica, in assenza di un punto produttivo forte e senza un contesto di forte coesione territoriale. La corretta ricostruzione dei fatti, peraltro facilmente desumibile dagli atti, è il commento più lapidario alle frettolose dichiarazioni di queste ore, che segnalano - conclude De Mita - come alcuni si appassionino più alla polemica che allo studio delle questioni”.

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