Da vicesegretario messo alla porta per il mancato sostegno al sindaco di Avellino, ad aspirante segretario. Su di lui pende addirittura una richiesta di espulsione dal partito. Ma Francesco Todisco non ci sta. cacciato da via tagliamento, scende in campo per tornarci, questa volta da segretario.
Con lui ci sono autorevoli dirigenti del Pd: su tutti Lucio Fierro, leader della sinistra interna. In sala s’intravedono due ex presidenti di Provincia, Alberta De Simone e Luigi Anzalone, l’onorevole Valentina Paris e l’ex presidente del consiglio comunale Antonio Gengaro. Unico assessore comunale Caterina Barra. Da Ariano sono arrivati Antonio Ninfadoro, capolista nella circoscrizione, e Fabrizio Procopio. In lista anche il consigliere comunale di Bisaccia Pasquale Gallicchio.
Nel mirino degli intervenuti c’è l’armata che sostiene Carmine De Blasio, e tra questi, soprattutto Luigi Famiglietti, renziano schierato con coloro che invece dovrebbe rottamare. E se per un altro candidato la corazzata De Blasio rischia di fare la fine del titanic, per Todisco siamo di fronte ad una golosa macchina da guerra.
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