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Foglia(Udc): "La Fiera di Calitri non è supportata dalle istituzioni"

Pietro Foglia, presidente commissione regionale Agricoltura (e Responsabile Mezzogiorno UDC), all’inaugurazione della 31esima Fiera di Calitri   

Pietro Foglia

“E’ necessario per il Sud riprendere discorsi e progetti fermi a vent’anni fa almeno. Bisogna rimboccarsi le maniche, dare vita ad una grande intesa interistituzionale che chieda con forza al Governo centrale di occuparsi dell’intero Mezzogiorno”. Così l’on. Pietro Foglia, presidente della commissione Agricoltura della Campania e Responsabile per il Mezzogiorno dell’UDC, che ha partecipato questa mattina all’inaugurazione della trentunesima edizione della Fiera di Calitri, un appuntamento che, nelle intenzioni di Foglia,  rappresenta un’occasione importante per riannodare fili e trame di uno sviluppo mai decollato eppure vitale per l’intero territorio. “La Fiera di Calitri si va consolidando come punto di riferimento delle aree interne della Campania e anche della Basilicata e vede impegnate – ha ricordato il presidente Foglia - in un considerevole sforzo sinergico le istituzioni locali e gli operatori dell’agroalimentare, del commercio e del terziario. Eppure questo evento, che assume sempre più rilevanza, soffre di un mancato supporto da parte delle istituzioni regionali e del governo centrale. L’Ente Fiera, pure costituito tra tanti sforzi e poi sostenuto – ha proseguito l’on. Foglia -, potrebbe diventare riferimento per l’intero Mezzogiorno, sempre che ci sia a supporto un progetto che riprenda un discorso per le aree interne interrotto da molto, troppo tempo”. Il Responsabile Mezzogiorno dell’UDC ha poi precisato che: “E’ dal ‘92 che manca da parte del Governo una politica economica che valorizzi queste aree, dove pure ci sono risorse in termini di territorio, di paesaggio e di sicurezza e anche un minimo di dotazione infrastrutturale. Queste aree soffrono, da troppo, un isolamento per l’assenza di interventi che le rendano appetibili dal punto di vista degli investimenti anche da parte di imprenditori o gruppi imprenditoriali stranieri.  La vicinanza di Calitri a Melfi come polo di riferimento dell’automotive del sistema Melfi-Avellino-Valle Ufita, non è mai stata sfruttata né è stato realizzato il progetto di sviluppo, così l’Ofantina si è interrotta a Lioni, la Lioni-Grottaminarda è ancora una speranza, la banda larga è rimasta un miraggio e stessa sorte è toccata all’intera rete delle infrastrutture non solo immateriali ma anche materiali. In quest’area – ha sottolineato Foglia - , il distretto tessile a suo tempo individuato dalla Regione Campania, dopo la crisi nazionale del settore, è rimasto un sogno nel cassetto e non è mai stata messa in atto né pensata una riconversione. La valorizzazione delle eccellenze presenti nell’agricoltura di questo territorio e accoppiata con il turismo enogastronomico rappresenta oggi una speranza per lo sviluppo e per l’economia di quest’area sempre che le istituzioni provinciali e regionali dedichino la dovuta attenzione alle aree interne della regione ed in particolare, per quello di cui parliamo oggi, dell’Irpinia e del Sannio. Manca un grande progetto che potesse mettere in moto l’economia utilizzando parte delle infrastrutture già realizzate e portando a completamento quelle rimaste incompiute. Opere a metà che, oltre a mortificare qualsiasi vocazione, segnano ineludibilmente la vittoria degli sprechi sull’efficienza e la voglia di fare che sono nel Dna di questo territorio. In tutto ciò – ha concluso Pietro Foglia -  la Fiera che pure ha qualche sofferenza, è una delle poche che siano state in grado di tagliare il traguardo dei 30 anni e questo è stato possibile grazie alla tenacia degli organizzatori e degli amministratori locali”. 

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