È solo questione di ore per la resa dei conti nel partito democratico irpino. Il vicesegretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini incontrerà i protagonisti della vicenda avellinese per mettere fino ad uno scontro che ha bloccato l’attività politica in provincia di Avellino. Al summit previsto nella sede del Pd a Roma ci saranno oltre a Guerini anche la segretaria regionale del partito Assunta Tartaglione, i deputati Luigi Famiglietti e Valentina Paris, nonché la presidente del consiglio regionale Rosetta D’Amelio, l’ex senatore Enzo De Luca e il segretario provinciale Carmine De Blasio. Obiettivo è quello di portare il partito fuori dal guado, anche a costo di commissariarlo. Ma non è cosa facile. Da una parte c’è la corrente che fa capo a De Blasio, dall’altra quella di Luigi Famiglietti,  Rosetta D’Amelio, Gianluca Festa, e Francesco Todisco. A nulla fino a questo momento sono serviti i moniti per trovare una intesa. Per De Blasio, secondo quanto dichiarato al quotidiano Il Mattino, serve una fase di corresponsabilità che passi per una segreteria condivisa. Tutti devono dare un contributo in tal senso perché il tempo consumato fino a questo momento è eccessivo ed inutile. Fin qui De Blasio. Si pensa forse ad un congresso anticipato ma restano da definire i modi. La vicenda comunque si trascina dalle regionali scorse allorquando Famiglietti e D’Amelio se ne uscirono dalla direzione del partito. Poi la mozione di sfiducia nei confronti del segretario irpino, resa nulla per un solo voto. Un obiettivo saltato. E da allora regna il caos. Ma alle porte ci sono anche le amministrative irpine, il bilancio del partito non è stato approvato e il tesseramento è fermo al palo. Gli amministratori auspicano che la partita si chiuda quanto prima per avere un punto di riferimento politico.