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Isochimica, Rifondazione: "Non ci faremo distrarre dagli specchietti per allodole"

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DA TONY DELLA PIA SEGRETARIO DELLA FEDERAZIONE IRPINIA DEL PARTITO DI ROFONDAZIONE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
"L'articolo inserito nell’iniqua e liberista Legge di Stabilità del Governo Ronzi relativo al pensionamento anticipato dei lavoratori EX ISOCHIMICA, ammalatisi perché de coibentato amianto per conto dello Stato  in condizioni disumane ed illegali, con l’avallo di istituzioni, organi ispettivi, organizzazioni di categoria e partiti, imbavagliati dagli autori di un disegno criminale mossi dal becero profitto, insieme all’inchiesta giudiziaria in corso, conferma nei fatti, la veridicità di quanto da sempre denunciano: lo Stato ha determinato l'atto criminogeno in quanto mandatario della commessa, ragion per cui responsabile dell’omissione delle più elementari norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e dell’avvenuto disastro ambientale. Le vittime hanno ricevuto una giustizia parziale, pesano ancora come un macigno  le incongruenti  e schizzo freniche  classificazioni INAIL che mistificano il reale stato di salute di tanti ex operai e l'esclusione dal principio risarcitorio di un'ampia platea di soggetti colpiti, al pari dei ventimila quintali di asbesto sotterrati nell’area di sedime dello stabilimento e di un inefficace piano di vigilanza sanitaria affidata ad una mediocre prassi burocratica insufficiente finanche per curare un raffreddore. Questo primo risultato è dovuto solo alla caparbietà di un’inossidabile avanguardia di lavoratori che da trent’anni  e sempre sostenuti da RIFONDAZIONE COMUNISTA, con la lotta hanno costretto amministratori locali, magistratura e Governo ad attualizzare una drammatica vicenda per troppi anni oscurata. Sia ben chiaro noi non siamo alla ricerca di gloria, non è questo lo scopo della nostra sacrificante militanza politica, ma non possiamo non ricordare la tristezza che per troppo tempo abbiamo letto negli occhi di uomini e donne privati della loro dignità, non possiamo non rammentare la solitudine vissuta nel dover affrontare l’indifferenza di corpi vaganti sul baratro del nulla, sovente disposti a prostituirsi ad un sistema di potere, cinico, ipocrita, interessato a proteggere gli interessi dei potenti, che da segni di vita, spinto da uno spirito d’autoconservazione, solo quando la giusta rabbia degli ultimi lo costringe alle sue responsabilità, eravamo accusati d’essere dei terroristi da pupi e pupari che di terrore hanno riempito il cuore di migliaia di persone. Noi, pur essendo dall’altra parte della barricata non gioiamo, non è il caso, non ci faremo distrarre dagli specchietti per le allodole, il dramma insieme alla torbida e maleodorante  melma di responsabilità giace ancora in questa terra come un monumento alla vergogna!"

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